L’ex centrocampista rossazzurro. Davide Baiocco, intervistato da “La Sicilia” parla di “cattiva gestione”, con riferimento all’epilogo della vicenda Catania.
«Ci sono molteplici fattori che meritano attenzione e non sono stati curati – spiega – Ancora oggi mi chiedo se ha prevalso più la mancata voglia di “fare” o l’impossibilità di fare le cose. La storia di questa piazza merita la più bella delle ripartenze, con le persone giuste. E con lungimiranza, considerando Catania come organizzazione che va sviluppata con mentalità imprenditoriale aperta e la corretta scelta degli uomini. Costituendo un ambiente che coniughi esperienza, competenza e qualità creando una sinergia creativa, unione di intenti nei progetti e nelle idee da mettere in pratica. Se mi piacerebbe tornare a Catania? Se trovassi persone con voglia di costruire perchè no. Per Catania lo farei e solo per un progetto totale che rispecchi i miei valori. Molte delle disgrazie delle società vengono date dallo stato emotivo di chi amministra, anche a Catania questo ha pesato. L’aria che si è respirata negli ultimi anni non è stata buona: il passato è grande insegnante, ma guai a vivere troppo nel passato. Catania non ha nulla in meno ad altre città blasonate d’Italia, oggi il catanese deve essere fiducioso che Catania ripartirà e brillerà più di ieri. Anche con figure che diano la giusta importanza alla comunicazione, ai social, ai rapporti di collaborazione con il territorio attraverso un piano a lunga scadenza».