
Dopo dodici anni d’attesa, il Bagheria riscrive la sua storia: la vittoria nel Girone A di Promozione ha regalato ai nerazzurri il ritorno in Eccellenza, coronando un’annata intensa ed emozionante. Come raccontato da Salvatore Geraci sul Giornale di Sicilia, l’ultima volta che il Bagheria calcò i campi del massimo torneo regionale fu nella stagione 2012/13, culminata con una dolorosa retrocessione.
Oggi, invece, il presente è ben più radioso: «Avevamo l’adrenalina a duemila – ha raccontato il presidente Aurelio Marino –. Vincere il campionato, senza passare dai playoff, è stata una liberazione». Una stagione tutt’altro che semplice, segnata dalle difficoltà di giocare in uno stadio Comunale vuoto e inagibile: «Sembrava di giocare dentro un cimitero», ha ammesso Marino. Ma il gruppo ha saputo reagire e conquistare una promozione che sa di rinascita.
Ora il pensiero è rivolto al futuro. E il futuro passa proprio dal Comunale, dove si stanno ultimando i lavori di riqualificazione. «I collaudi sono quasi definiti», ha assicurato il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli. Sistemate le infiltrazioni d’acqua, sarà possibile richiedere l’omologazione e riaprire al pubblico almeno la tribuna centrale. Un passo fondamentale per dare alla città uno stadio degno del nuovo sogno nerazzurro.
Non solo: il Comune guarda avanti anche con il nuovo stadio “Pietro Silvano” ad Aspra, attualmente in fase di demolizione e ricostruzione, con il progetto di una nuova pista d’atletica pronta ad ospitare eventi di rilievo.
Bagheria sogna in grande, in campo e fuori. E con il ritorno dei tifosi sugli spalti, la rinascita è davvero a un passo.