Azzurri a Palermo: Balotelli-Joao Pedro, uno è di troppo nell’Italia mondiale
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle scelte di Mancini in vista delle convocazioni per i playoff mondiali che si giocheranno a Palermo.
Roberto Mancini ha un dilemma: Mario Balotelli sì o no? E di conseguenza: Balotelli o Joao Pedro? Scelta in qualche modo “di contorno”, perché si tratterebbe comunque del quarto centravanti da iscrivere al gruppo che dovrà giocarsi il Mondiale fra il 24 e – speriamo – il 29 marzo: Immobile, Belotti e Scamacca possono già sentirsi un pass in tasca, come Raspadori che è adattabile anche a fare l’esterno nel 4-3-3. Ma si tratta comunque dei due volti nuovi dello stage di fine gennaio, che il c.t. aveva chiamato per avere una visione ancora più globale delle forze a disposizione, in un momento in cui non c’erano certezze su Belotti e i due attaccanti del Sassuolo non erano ancora decollati. E nel caso di Balotelli, si tratterà in ogni caso di una scelta che potrà far discutere, in un senso o nell’altro. Il Mancio, si sa, Mario lo convocherebbe sempre, in teoria. Ma in questo caso deve fare delle valutazioni oggettive: allo stage non gli è dispiaciuto, anche a livello di atteggiamento, e ha continuato a studiarlo e a farlo seguire praticamente in tutte le partite, che gli hanno parlato di un giocatore dal dinamismo limitato, che fra l’altro gioca in un campionato – diciamo così – poco allenante. Vale la pena convocare Balotelli per stare in panchina ed essere impiegato nel caso, se necessario, solo 15-20’? O per questo utilizzo può essere preferibile Joao Pedro, che gioca nel nostro campionato con continuità ed è adattabile anche da esterno (e per questo forse oggi è in leggero vantaggio su Mario)? Dei due, è probabile che ne chiami uno solo: il c.t. ci penserà fino all’ultimo giorno utile, ovvero venerdì.
Il nodo juventini La certezza è che il gruppo sarà molto allargato: oltre ai quattro portieri (Meret è infortunato, ci sarà Gollini), fra i 27 e i 30 giocatori di movimento. Al di là degli imprevisti in corsa – vedi esperienze passate più recenti – il c.t. monitorerà alcune situazioni incerte che poi determineranno il numero esatto dei convocati: l’ideale sarebbe fermarsi a 30, ma non rischierà nulla, anche se la base della squadra sarà identica a quella dell’Europeo e delle qualificazioni successive. Mancini è in full immersion mondiale da tempo. Un c.t. itinerante: nell’ultimo mese ha incontrato tutti i suoi giocatori nelle varie città di riferimento, comprese Parigi e Londra, e nei week end ha visto praticamente una partita al giorno, spalmando i suoi blitz in tutta Italia in base al calendario. Ieri, a Roma, la chiusura del cerchio dell’avvicinamento “strategico” ai 12 giorni cruciali: riunione con tutto il suo staff, per esaminare nei dettagli il programma di lavoro e le forze a disposizione. Valutazioni da riverificare in base alla gara di ieri sera e a quelle europee di mercoledì e giovedì. Il Mancio aspetta in particolare Juventus-Villarreal: gli altri dubbi principali, al di là del quarto centravanti, sono relativi proprio ai bianconeri e dunque al reparto difensivo. Chiellini e Bonucci dovrebbero rientrare fra domani e domenica e il c.t. – che comunque si cautela con il gruppo largo – spera ovviamente di avere entrambi a disposizione, almeno per la seconda gara, quella che dovrà darci il Mondiale. Il Chiello giocherà in ogni caso solo quella, per Bonucci si valuterà in base alle risposte del suo recupero. Diversi i dubbi relativi a Bernardeschi: è già rientrato dieci giorni fa, ma ha saltato la gara successiva e dunque non gioca praticamente da due mesi.
Venerdì i convocati Il c.t. ufficializzerà la lista dei convocati venerdì, dopo gli ultimi riscontri successivi alle partite europee della Roma e dell’Atalanta. Sarà a Coverciano già quel giorno, se non il giovedì sera, e al massimo sabato mattina inizierà a vedere i primi giocatori: non ha ottenuto lo spostamento della 30a giornata di campionato ma almeno che i convocati, una volta giocata la propria partita, si trasferiscano subito a Firenze: dunque i primi ad arrivare saranno i giocatori di Sassuolo, Genoa e Torino e probabilmente Zaccagni (squalificato per il derby di domenica), poi sabato sera quelli di Napoli-Udinese e Inter-Fiorentina, domenica mattina chi avrà giocato Cagliari-Milan e entro domenica sera gli altri, compresi quelli impegnati nel posticipo (Bologna-Atalanta).