Avv. Petraglia: «Scandaloso retrocedere a tavolino, squadre ancora in lotta per la salvezza»

Intervenuto ai microfoni di “Pianeta Dilettanti” l’avvocato Petraglia, coordinatore del Comitato “Serie D, Salviamoci”, si è espresso in merito alla questione della protesta delle 31 formazioni retrocesse in Eccellenza: «La nostra è una battaglia di civiltà dello sport. Ciò che è successo in D e anche in C, con le retrocessioni e i playout per alcune squadre, si è rivelata l’inadeguatezza di qualche dirigente che guida il movimento. La pandemia non ha permesso di tornare in campo e retrocedere indiscriminatamente anche squadre che potevano salvarsi è semplicemente ingiusto, la morte del calcio, una scelta inadeguata. Noi impugneremo la decisione e gli effetti sono imprevedibili. Il giudice potrebbe anche decidere l’annullamento del campionato. In una situazione del genere, i meccanismi premiali vanno giustamente mantenuti, ma le retrocessioni sono state decise in maniera scellerata. Può succedere davvero di tutto. La soluzione non era complicata, almeno nel caso della D, bastava solo buonsenso. Le prime vanno premiate, non fare retrocedere nessuno, salvo squadre già retrocesse e andare in sovrannumero. Sarebbe stata un’annata extraordinaria, per poi tornare alla normalità. I politici del calcio hanno invece detto che ad ogni promozione devono corrispondere le retrocessioni. In tutta Europa, nelle categorie dilettanti, non sono state decretate le retrocessioni, è un principio recepito: non si può giocare per motivi di stato maggiore e io ho diritto di salvarmi sul campo, classifica alla mano».