Avv. Grassani: «Ricorso Trapani? La partita potrebbe proseguire al Tar o in Consiglio di Stato»
«Il dato più imbarazzante è che i risultati conseguiti sul campo siano ancora sub judice e la classifica anche. In un’epoca di estrema professionalizzazione del calcio, esigenze di certezza e risposte in tempi brucianti, evidenze come questa si dovevano evitare. I fatti si riferiscono al periodo febbraio-marzo e ad agosto il verdetto non è ancora definitivo. Altro non serve dire. Le conseguenze dello stato emergenziale sull’operatività aziendale hanno avuto un impatto diretto sull’intero comparto delle imprese calcistiche. Ritenere che il ritardo nei pagamenti possa essere inquadrato come impedimento dovuto ad una causa di forza maggiore, pertanto non colpevole, mi sembra impostazione giuridica sostenibile. La parola, però, passa al Collegio di garanzia. Qualunque sia l’esito, credo che la partita potrebbe proseguire al Tar del Lazio o al Consiglio di Stato». Queste le parole dell’avvocato, Mattia Grassani, rilasciate ai microfoni di “Trapanigranata.it” in merito al ricorso per i due punti di penalizzazione inflitti al club siciliano.
L’avvocato di diritto sportivo ha continuato dicendo: « Se la causa di forza maggiore dovesse essere riconosciuta fondata, la conseguenza potrebbe essere anche l’annullamento della penalizzazione, soluzione, però, che ritengo difficilmente realizzabile. Quanto all’entità della pena, nulla osta a che il verdetto di terzo grado possa essere di merito, ovvero di ripristino della decisione di primo grado oppure di annullamento della decisione della Corte federale d’appello. Siamo in presenza, insomma, di una partita con pronostico da tripla fissa».