«Le variabili sono talmente tante, affidate a fattori extra-sportivi e non interni che potremmo parlarne per ore senza arrivare ad una sintesi ragionevole. Dico solo che in passato, sempre in circostanze eccezionali, dipendenti però da situazioni endordinamentali, nel campionato 2003/2004, la Serie B passò da 20 a 24 squadre, l’anno successivo, la Serie A da 18 a 20, due stagioni or sono, la B da 22 scese a 19 unità. All’attualità non mi sento di escludere niente, ovvero che, al presentarsi di un problema davvero irrisolvibile attraverso criteri esclusivamente meritocratici, potremmo anche assistere a qualche torneo 2020/2021 in sovrannumero. Ma si tratta, ovviamente, di mere ipotesi». Queste le parole dell’avvocato di diritto sportivo, Mattia Grassani, rilasciate ai microfoni di “Calciomercato.com”.