“Tuttomercatoweb.com” ha contattato Paco D’Onofrio, avvocato esperto di diritto sportivo e professore di diritto dello sport presso l’Università di Bologna. Ecco alcune delle sue dichiarazioni: «Io guardo ai precedenti della giurisprudenza sportiva, relativi a condanne per tentato illecito sportivo: erano vicende molto più significative. Non posso escludere nulla, ma vedremo che tipo di orientamento prevarrà, se si continuerà sul solco già tracciato negli anni o cambierà. Rifaccio sempre la stessa considerazione: non conosco la vicenda dall’interno, non possiamo escludere che altri messaggi siano più compromettenti, potrebbero essere più o meno rilevanti di quelli. Ma allo stato, per quello che emerge, a mio avviso ci potrebbe essere una condanna ai sensi dell’articolo 1 e quindi una squalifica o un’ammenda per i calciatori. La responsabilità oggettiva è giuridicamente un meccanismo automatico, purtroppo per le società, nel senso che se l’illecito viene commesso da un tesserato è quasi inutile difendersi. Detto questo c’è tutto un movimento interno alla FIGC che chiede non di abolirla ma almeno di mitigarla, magari inserendo per le società la possibilità di fornire una qualche prova liberatoria, di provare a dimostrare di aver fatto quanto possibile per prevenire certi episodi. Al momento però il codice è chiarissimo: la responsabilità oggettiva, quando è prevista, è un meccanismo automatico».