Avellino indagato per responsabilità oggettiva nell’ambito del deferimento nei confronti di Luigi Carbone, ex dirigente irpino accusato di frequentare agenzie di scommesse. L’avvocato Eduardo Chiacchio è intervenuto ai microfoni di “SportChannel”, commentando il caso: «Abbiamo saputo solo ieri di questo caso perché abbiamo ricevuto una convocazione da parte del TFN di cui ignoravamo l’esistenza. E’ un processo per scommesse con tutte le insidie che ciò comporta. Non importa se le infrazioni sono state commesse durante la precedente gestione: l’Avellino è unico, esisteva al momento della commistione di questi fatti che sembrano accertati ed esiste oggi, che è guidata da Izzo e Circelli. I processi di scommesse sono secondi per gravità solo agli illeciti sportivi, sono abbastanza delicati. Evidentemente il caso viene ritenuto di estrema gravità per fissare l’udienza il 23 dicembre nell’antivigilia di Natale, vuol dire che c’è fretta di giudizio, che spesso è coniugata con l’esigenza di arrivare a una sentenza in tempi brevi. Se si parla di scommesse la penalizzazione in classifica non è mai esclusa ma non conosco i fatti, devo leggere le memorie difensive, capire se il dirigente era censito o meno. Non so se la vecchia società era stata informata ma sicuramente il signor Carbone sì, anche la dirigenza penso lo sapesse ma non voglio dire cose che non posso constatare personalmente, posso solo assicurare che la nuova compagine dirigenziale era del tutto ignara di questa vicenda e quindi non informata al momento dell’acquisizione».