Giorno della verità in casa Avellino. Secondo quanto si legge su “Irpinianews.it2, inizierà alle 11 presso il Tribunale Federale Nazionale il processo sportivo che vede l’Avellino imputato a titolo di responsabilità oggettiva per il presunto coinvolgimento dell’ex dirigente Luigi Carbone, ritenuto dalla Procura Federale un abituale frequentatore di sale scommesse – con ipotesi di alterazione delle gare della squadra biancoverde – ma non uno scommettitore. Secondo quanto emerso dall’atto di deferimento infatti la condotta contestata dal capo della Procura Giuseppe Pecoraro e dal procuratore aggiunto Giuseppe Melaragni non violerebbe il divieto di scommesse di cui all’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, bensì ‘soltanto’ i “principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva” ex articolo 4, comma 1. Così stando le cose, la sanzione prevista dal Codice è un’ammenda o al massimo uno o più punti di penalizzazione.