Aurelio, un altro asso nella manica nello scacchiere di Corini

In questo Palermo tutti sono fondamentali. La rete di Aurelio è la dimostrazione più pratica di quanto ciò sia estremamente vero nella rosa di mister Corini. Sì, perché con il gol del terzino classe 2000’, senza dimenticare la rete del pareggio realizzata da Ceccaroni, i rosanero salgono a 10 marcatori diversi dall’inizio di questa stagione. Un dato che di certo non può passare inosservato e che, soprattutto, va a sottolineare quanto i ragazzi del club di Viale del Fante siano sul pezzo e sempre pronti a dare una mano anche a gara in corso.

È quello che è successo proprio a Giuseppe Aurelio. L’ex Pontedera non ha avuto un ruolo semplicissimo nella gara contro il SudTirol, complice una prestazione, fino al momento della sostituzione, di un Lund lucido, attento in fase difensiva e molto propositivo. Il terzino nativo di Bracciano, non solo ha colto la possibilità di subentrare in un momento molto delicato della gara, ma è anche riuscito ad incidere regalando i tre punti ai rosanero con un inserimento degno di un qualsiasi attaccante di categoria. Ma che Aurelio possegga una notevole propensione dal punto di vista realizzativo non lo scopriamo sicuramente oggi, perché proprio i 4 gol e 7 assist, da terzino difensivo, realizzati nell’ultima stagione a Pontedera hanno attirato le attenzioni del ds Rinaudo. E chissà se forse la scelta di Corini, di sostituire appunto l’ottimo Lund, non avesse nella sua immaginazione un epilogo simile a quello poi realizzatosi.

Di certo tutti i dubbi iniziali posti sulla fascia difensiva sinistra stanno progressivamente lasciando spazio ad un duello di tutto il rispetto, e la lucidità di Aurelio di farsi trovare pronto e di buttarla dentro in mezzo ad avversari che fanno del gioco aereo forse una delle migliori armi di gioco, rappresenta tutta la voglia, tutta la sana competizione che permette di non dare nulla per scontato ma che anzi ti spinge a dare di più. Sicuramente Aurelio un segnale al mister e ai compagni l’ha mandato e, tenendo conto della direzione che il calcio sta prendendo, l’importanza di essere pronti, reattivi e di riuscire a buttarla dentro nei momenti complicati può rappresentare l’arma in più in qualsiasi gara.

Il classe 2000′ avrà molto da lavorare per migliorare, soprattutto sotto l’aspetto difensivo, ma chissà se Palermo non possa essere il club giusto per porre radici e crescere progressivamente e senza alcuna fretta. Rispetto ad un anno fa, dove la presenza di Sala sembrava essere quasi inamovibile nello scacchiere di Corini, Aurelio il suo spazio sembra averselo creato ed ogni partita il tecnico di Bagnolo Mella avrà modo di fare le sue valutazioni con la consapevolezza che su di lui potrà serenamente puntare. Senza dubbio la presenza di un duo difensivo come quello del calibro di Lucioni-Ceccaroni sarà fondamentale nel colmare alcune sue lacune difensive e gli permetteranno di proporsi offensivamente con la serenità necessaria. L’impressione è che anche per Aurelio e per la sua carriera quest’anno, a differenza dello scorso, possa essere l’anno giusto per alzare l’asticella potendo aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo tanto atteso e preparandosi alla definitiva consacrazione, al salto di qualità e, si spera, a quello di categoria.