Astrazeneca, insegnante morta a Palermo: “Trombosi profonda”. Verifiche della task force della Regione
Altre due inchieste giudiziarie in Sicilia sul caso vaccini, dopo casi sospetti legati alla somministrazione del siero AstraZeneca. La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo di “atti relativi” ipotizzando il reato di omicidio colposo in seguito alla morte dell’insegnante Cinzia Pennino, 46 anni, deceduta ieri al Policlinico.
La donna nei giorni precedenti aveva fatto il vaccino Astrazeneca. Il procedimento non è ancora una inchiesta vera e propria ma i magistrati stanno tentando di capire se ci siano ipotesi di reato. Sarà la task force, istituita il 19 marzo dalla Regione e coordinata dal professore di Medicina legale dell’università di Catania, Cristoforo Pomara, ad accertare la eventuale correlazione tra la trombosi che ha causato il decesso e il vaccino. Il Policlinico di Palermo ieri aveva inviato la segnalazione della morte in procura e all’Aifa.
Anche la Procura di Messina ha aperto un’indagine sul caso di un’insegnante di 54 anni, attualmente in coma farmacologico al Policlinico, che si era sottoposta alla somministrazione del vaccino Astrazeneca l’11 marzo. La donna si era sentita male ed ha fatto delle analisi. Il 20 marzo è stata ricoverata al Policlinico dove è stata operata per una grave trombosi al seno venoso cerebrale. (ANSA).