Assenti eccellenti e nessuna novità, il Palermo riparte con tanti rebus
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla partenza del ritiro del Palermo.
Tutti pronti ai nastri di partenza. La stagione 2022/23 del Palermo è cominciata dal… solito posto. Le gioie di un ritiro a chilometro zero, quella di potersi ritrovare a casa, a tutti gli effetti. La base dei rosanero per questo precampionato è Casena dei Colli, lì dove l’ultima volta in cui si sono riuniti tutti quanti è stato per il prepartita della finale di ritorno dei play-off col Padova. Un luogo che evoca indubbiamente bei ricordi ai giocatori, anche se l’atmosfera non è certo paragonabile.
Basterebbe chiedere a Buttaro, per sciogliere ogni dubbio: il 12 giugno era in auto, bloccato in viale del Fante dalla marea umana di tifosi, sulla strada per l’hotel; mentre ieri è stato tra i primissimi ad arrivare nella sede del raduno. Ha trovato lì sul posto Baldini, ovviamente, insieme a Giron, che in mattinata ha «strappato» qualche lacrima ai suoi followers su Instagram: nelle storie, il terzino francese ha pubblicato un video del figlio alla ricerca del papà, che però era già in viaggio verso la Sicilia per ricominciare con gli allenamenti.
Qualche tifoso, pur con il caldo e pur con la «tentazione» di un bagno a mare, non è mancato. Niente di clamoroso, giusto un gruppetto di fedelissimi (meno di una decina) che non manca mai a questi appuntamenti, dalle partenze del pullman dallo stadio fino appunto ai raduni in albergo. Qualche selfie, diversi autografi e tanti sorrisi, per una squadra che adesso è chiamata a toccare con mano la realtà della Serie B. Era un sogno, fino a qualche mese fa, poi è diventata un obiettivo con l’inizio dei play-off, fino a trasformarsi nell’apoteosi davanti ad un «Barbera» tutto esaurito.
Allo stato attuale, però, il Palermo inizia la preparazione per il torneo cadetto con gli stessi uomini di un mese fa. Anzi, senza qualcuno che in quella squadra ha avuto un peso specifico non indifferente. Brunori, ovviamente, è il principale tassello mancante del gruppo capace di dominare negli spareggi. Manca pure Floriano, che nei play-off è esploso e ha realizzato gol pesanti nella cavalcata verso la promozione. All’esterno non è stato rinnovato il contratto in scadenza lo scorso 30 giugno, così come a Pelagotti e Odjer, che ormai sono a tutti gli effetti degli ex rosanero. Le firme, invece, sono arrivate la scorsa settimana per Accardi, Lancini, Marconi e Valente, tutti e quattro legati al club di viale del Fante fino al termine di questa stagione. Il Palermo ha annunciato solo ieri la loro permanenza, in concomitanza col loro arrivo in sede.
Lì hanno trovato il gruppo di lavoro degli ultimi mesi, da Baldini e il suo staff (col figlio Mattia, il vice Nardini, il preparatore dei portieri Pardini e il collaboratore tecnico Santana) fino ai magazzinieri, che hanno fatto trovare alla squadra i borsoni pronti all’ingresso dell’albergo. Oltre a loro, presenti anche il ds Castagnini e lo scout del City Football Group, Luciano Zavagno, che sta seguendo da vicino il lavoro del dirigente toscano in queste prime settimane di mercato. I due sono stati insieme a Milano e ieri hanno accolto i giocatori nel primo giorno di «preseason» in città. Il programma è il solito: visite mediche (con tamponi), test e poi da oggi si comincia a fare sul serio, sul campo, a Boccadifalco. Il «Tenente Onorato» è la prima casa, il «Barbera» è la seconda, anche se il manto erboso dello stadio non verrà toccato per ovvi motivi, con un impegno di Coppa Italia imminente, contro la Reggiana. Tra meno di tre settimane, per il Palermo, sarà già tempo di calcio giocato. La festa per la promozione, da adesso, va archiviata tra i dolci ricordi di un anno memorabile