Il neo-direttore sportivo dell’Ascoli Marco Giannitti si è presentato ai microfoni ufficiali del club.
Di seguito le sue parole:
«So che piazza è Ascoli, blasone importante, quarto club più antico d’Italia, le responsabilità sono enormi. Se città, squadra e Società hanno lo stesso pensiero, possiamo fare delle grandi cose. Sono fiducioso di poter aprire un ciclo, sapendo che per farlo serve vincere le partite. Aprire qui un ciclo significa avere sempre di fronte il paragone fra storia passata e presente, spero d’essere all’altezza. Ho visto un management molto presente e ne sono contento perché il mio è un lavoro di team. Il Patron con i suoi messaggi mi ha dato grande entusiasmo, l’ho sentito e visto con la speranza di lasciare un segno importante nell’Ascoli. Oltre a tecnica e tattica in un calciatore guardo il senso di appartenenza, la consapevolezza dell’importanza di indossare la maglia bianconera e di vedere l’Ascoli non come punto di partenza, ma di arrivo. Quando un calciatore mi dirà ‘non voglio andare via da Ascoli’, vorrà dire che ho raggiunto un obiettivo e che c‘è senso di appartenenza. Mi ha fatto piacere il messaggio di benvenuto del Patron, che ha fatto riferimento ai 125 anni di storia del club: qui c’è una città che sogna ad occhi aperti e dobbiamo sentirci responsabili verso un blasone che ha fatto la storia. Sabato siamo attesi da una partita dura, ma la Sampdoria troverà un Ascoli dal grandissimo entusiasmo, faremo una partita di grande intensità; rivolgo i complimenti a Mister Viali perché ha la squadra in pugno, nell’incontro avuto ieri con lui mi ha trasferito empatia e voglia di fare; l’Ascoli è una squadra in crescita e tatticamente compatta».