Artefice del ritorno dei rosa in B, il difensore insiste. Marconi: «Conosco i miei limiti, ma sogno ancora la Serie A»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” riporta un’intervista a Ivan Marconi.
Ecco le parole del difensore rosanero:
Qualora gli passasse per la testa di derogare a questi principi, interviene a rimetterlo in linea la moglie Camilla, ingegnere gestionale in una ditta del Bresciano. «Lei è un bel martello, da quel punto di vista. Veniamo dallo stesso ambiente sociale. Non staremmo insieme, se non la pensassimo allo stesso modo. Invece abbiamo fatto un gran percorso insieme, da quando ci siamo conosciuti adolescenti a Castegnato, il nostro paese a dieci minuti da Brescia».
Lui ha cominciato con le giovanili dell’Inter, ha vinto in C e conosciuto la B con la Cremonese. Può darsi che la A alla fine arrivi con il Palermo. «Ci spero. Ma, come dice Galliani, la Serie A è un altro sport. Nel calcio esistono le categorie. Se ho sempre giocato dalla B in giù, vuol dire che la mia dimensione è questa. A trentadue anni non ho rimpianti. Ne avrei se non mi fossi impegnato. Non dico sempre, però di solito chi s’impegna riesce. I sacrifici spesso valgono più della bravura».