Mano pesante del giudice sportivo pugliese nei confronti del massaggiatore del Città di Mola, che durante la partita valevole per il campionato di eccellenza si è reso di un episodio che gli costerà due anni di squalifica.
Questo il referto:
“Nella fase di riscaldamento pre-gara, colpiva con un forte calcio il gluteo del calciatore della squadra ospite, procurandogli forte dolore. Accortosi della presenza di un Commissario di Campo proferiva al suo indirizzo minacce di morte qualora avesse descritto tale episodio nel suo rapporto, facendo esplicito riferimento alla sua qualità di pregiudicato ed alla circostanza che aveva già scontato quattordici anni di carcere. Durante l’intervallo proferiva espressione minacciosa nei confronti dei componenti della terna arbitrale e, per impedire il suo rientro in campo dopo l’espulsione, è stato necessario richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. A fine gara, seppur espulso, entrava sul terreno di gioco tentando di aggredire un calciatore della squadra ospite, non riuscendovi solo per il pronto intervento dei militari presenti. Infine, riusciva ad entrare nella zona antistante gli spogliatoi, proferendo espressioni gravemente ingiuriose e minacciose all’indirizzo dei componenti della terna arbitrale, rendendo nuovamente necessario l’intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi.”