L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul caso che ha portato all’arresto di Massimo Ferrero. Nella vicenda, si legge, potrebbe essere coinvolto anche Preziosi, ex patron del Genoa.
«Se zompa la Holding andate tutti in galera veramente, eh!!!». La creazione di un trust per mettere in sicurezza la Sampdoria dall’assalto dei creditori nell’ambito della procedura fallimentare romana su Eleven Finance, società della galassia Ferrero, è cosa nota. Ma nell’ordinanza che ha mandato in carcere l’ormai ex presidente per il crack di altre quattro aziende decotte trasferite in Calabria, c’è di più. L’azione che ha consegnato la cassaforte “Sport Spettacolo Holding” e dunque la stessa Samp nel trust amministrato dal commercialista Gianluca Vidal è ora al vaglio della Procura di Paola. Del resto non sembra proprio andare a genio a uno dei legali consultati dalla figlia Vanessa, oggi ai domiciliari. L’avvocato in una conversazione intercettata dalla guardia di finanza dice: « Scusa, ma in sicurezza, ma in sicurezza rispetto ai deb…, ai creditori, è bancarotta! non che c’ha un altro nome, ehi. Se zompa la Holding andate tutti in galera veramente, eh!!!». “Hoist ci fa fallire matematico”
La banca svedese Hoist vanta crediti nei confronti delle società di Ferrero per decine di milioni. Sulla carta, oltre 70. È Hoist che ha “bloccato” il concordato preventivo in un primo momento concesso a Ferrero e messo Eleven Finance sull’orlo del fallimento. Ed è proprio Vidal che il 3 giugno 2021 spiega a Vanessa: « Bisogna aver necessariamente negoziato con gli amici per modo di dire di Hoist perché qui altrimenti ci fanno fallire matematico… hanno già detto … non hanno nessuna intenzione di cedere a nessuno che nasconda o che abbia dietro Ferrero perché lo vogliono veder già morto (ride)». Ci pensa «l’amico mio» Preziosi. La svolta sembra materializzarsi quando in soccorso di Ferrero arriva nientemeno che l’allora presidente del Genoa Preziosi, interessato agli immobili del Viperetta. Senza mai citarlo, un Ferrero al settimo cielo lo “ introduce” al telefono al manager di fiducia Andrea Diamanti: «Abbiamo un mandato irrevocabile di una persona ricchissima amica mia… è n’amico mio eh… è persona amica! o gli ridò i soldi e se prenderà qualche locale perché ce vo fa i supermercati che ne so… ». Preziosi mette sul piatto 28,5 milioni, ma Hoist dice no e l’affare sfuma.