Milano – Gli agenti della Squadra mobile, coordinati dai magistrati del pool fasce deboli della Procura, hanno messo ai domiciliari due ragazzi di 22 e 23 anni gravemente indiziati, in concorso con altri tre coetanei indagati, della violenza sessuale di gruppo commessa lo scorso marzo ai danni di una studentessa americana. Il ventitreenne, stando a quanto risulta, è il calciatore di Serie D Mattia Lucarelli, figlio dell’allenatore ed ex centravanti di Torino e Livorno Cristiano.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della sezione specializzata della Mobile, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo e guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Stefano Veronese, la giovane statunitense, al termine di una serata trascorsa in discoteca con delle amiche, ha accettato un passaggio in auto da cinque giovani che, invece di riaccompagnarla a casa, l’hanno portata in un appartamento nella loro disponibilità. In quell’abitazione nel centro di Milano la ragazza è stata costretta dal gruppo a subire atti sessuali commessi, in particolare, dai due italiani destinatari dell’odierno provvedimento di custodia cautelare eseguito con la collaborazione della Mobile di Livorno.
Dopo qualche giorno dagli abusi subiti, la giovane è riuscita a contattare la polizia e a denunciare i suoi aggressori, venendo poi sentita dai pubblici ministeri della Procura. L’attività di indagine svolta dagli inquirenti ha consentito di risalire all’identità dei cinque giovani, riuscendo ad attribuire a ciascuno di loro la condotta commessa ai danni della vittima, sia mediante l’ascolto di alcuni testimoni che attraverso l’analisi di quanto estrapolato dai telefoni cellulari della vittima e dei presunti autori.