Fatto curioso che riguarda l’Argentina quello riportato da “Fanpage.it”.
La nazionale campione del mondo è arrivata a La Paz con il dubbio Messi, uscito acciaccato dal match contro l’Ecuador. I giocatori dell’Albiceleste in terra boliviana si sono presentati con dei curiosi tubi in sostituzione delle classiche bevande. Di cosa si tratta? Di ossigeno, e infatti ogni contenitore è dotato anche di beccuccio per l’aspirazione.
Il motivo è presto detto. Giocare in Bolivia non è mai semplice, e non solo per il valore dei giocatori locali. L’avversario più ostico da affrontare per chi scende in campo all’Estadio Hernando Siles di La Paz è sicuramente l’altitudine. L’impianto è uno dei più alti del mondo, essendo collocato a 3.637 metri sul livello del mare. Questo significa che giocarvi è un’esperienza unica e tutt’altro che semplice ma solo per gli ospiti visto che i nazionali boliviani sono ovviamente acclimatati e abituati a sfruttare quello che è senza dubbio un vantaggio.
Cosa succede e perché giocare a questa altitudine può provocare non pochi problemi? All’aumentare dell’altitudine la percentuale di ossigeno nell’aria resta costante, ma la diminuzione della pressione atmosferica rende l’aria più rarefatta. Questo significa che c’è meno disponibilità di ossigeno, rispetto a quella contenuta nell’aria al livello del mare. Ci vogliono alcuni giorni per non pagare dazio alle conseguenze e per prendere confidenza con questa situazione, e per i calciatori che non hanno a disposizione trasferte molto lunghe questo è un problema.