Arabia Saudita, Mancini a rischio esonero. La Federazione: “Due punti in 3 gare, inaccettabile”

Il pareggio a reti inviolate tra l’Arabia Saudita e il Bahrain ha ulteriormente complicato la strada verso la qualificazione ai Mondiali per la nazionale saudita, ponendo Roberto Mancini, il tecnico italiano, in una posizione sempre più delicata. L’Arabia Saudita, terza nel girone C con soli 5 punti, condivide la posizione con l’Australia, mentre il primo posto è occupato dal Giappone, una delle squadre più forti del gruppo. Il rendimento insufficiente ha suscitato reazioni forti sia dalla dirigenza che dai tifosi.

Il presidente della federazione saudita, Yasser Al Misehal, non ha nascosto la delusione dopo il risultato contro il Bahrain, lanciando un messaggio chiaro riguardo a possibili cambiamenti: “Dobbiamo scusarci con i nostri tifosi che ci supportano. È una situazione inaccettabile, abbiamo fatto solo due punti nelle ultime tre partite casalinghe. Prenderemo una decisione”.

Tifosi inferociti
L’insoddisfazione della tifoseria saudita è emersa in maniera evidente già durante la partita. Alcuni sostenitori hanno affrontato verbalmente Mancini al termine della gara, mentre sugli spalti si sono visti messaggi di protesta. Un tifoso, con la partita ancora in corso, ha mostrato sul proprio telefono un’immagine di Mancini accompagnata dalla scritta “out”. Sui social, un altro sostenitore ha alzato il tono, condividendo una foto con un cartellone che ripeteva ben sette volte la frase: “Enough is enough. Mancini out”.

Problemi interni e ore decisive
Oltre al malcontento tra tifosi e dirigenza, anche i giocatori sembrano non condividere le scelte di Mancini. Dopo la sconfitta contro il Giappone, il difensore Ali Lajami ha criticato apertamente l’atteggiamento del tecnico, parlando di una “mentalità disfattista” da parte di Mancini, che aveva dichiarato che l’Arabia Saudita non poteva competere con nazionali di livello superiore. A questo si è aggiunta la tensione scaturita dal rigore sbagliato da Salem Al Dawsari contro il Bahrain, il quinto errore su nove tentativi con la nazionale. Mancini, visibilmente frustrato, ha commentato: “Se sbagli un rigore ogni partita, è un grosso problema. Se avesse segnato, probabilmente avremmo vinto”.

Le prossime ore saranno cruciali per il futuro di Mancini. Con un contratto da 18 milioni di euro l’anno, più 6 milioni di bonus fino al 2027, la situazione è complessa, ma tutto lascia pensare che il progetto Mondiale 2026 con l’Arabia Saudita possa interrompersi prima del previsto. Dopo l’eliminazione dalla Coppa d’Asia agli ottavi contro la Corea del Sud, la fiducia nel progetto sembra ormai compromessa.