Aquilani presenta Pisa-Como: «Giocherà chi ha le spalle larghe»

Alberto Aquilani, allenatore del Pisa, ha parlato in conferenza stampa, presentando la partita contro il Como.

Di seguito le sue parole:

«Chiaro che ci sia delusione, è qualcosa che ci portiamo dietro ormai da tempo. A Venezia siamo riusciti in parte a fare la partita e abbiamo perso, ma abbiamo un po’ di scorie. Quando si ha un campionato del genere ci sono squadre impegnative, difficili da affrontare e allenate bene. Non è facile giocare né contro la prima, né contro l’ultima. C’è voglia di rivalsa e cercheremo di far di tutto. Il modo in cui abbiamo perso dei punti mi fa arrabbiare. Perdere con il Lecco ci da rabbia, col Cosenza ci da rabbia, col Parma in quel modo mi da rabbia. Col Venezia la partita l’abbiamo fatta ma se avessimo pareggiato nessuno ci avrebbe detto che avremmo rubato qualcosa. Mi fa rabbia perché la squadra ci crede ed entra in campo come voglio io e i ragazzi ci credono anche più di me. Potrei mettere una lista lunghissima di alibi ma non avrebbe senso».

«Ernesto si porta dietro uno storico un po’ particolare, ma mi ha dimostrato tanto da quando l’ho conosciuto. Purtroppo si è fermato ancora e domani non ci sarà. Può succedere e ci dispiace. Vedremo quando sarà nuovamente a disposizione. Ha avuto un problema al polpaccio. Numeri non sono buoni, ma la colpa è la mia. Devo essere io a metterli nelle condizioni migliori. Ho grande stima di tutti quelli che ho, è ovvio che ci sono delle caratteristiche che mancano. Sono convinto però che serve una scintilla e qualcosa che li sblocchi. Quando si entra in un tunnel si esce difficilmente e non vogliamo finire prigionieri di tutto questo. Finchè ho questi giocatori a disposizione non parlerò mai di chi non fa parte della squadra. Ho giocato in tante squadre, in club più o meno importanti, ma è pur vero che il risultato influenza l’opinione pubblica. Non mi sorprende che si parli di questo e da una parte capisco chi lo dice, il tifoso vuole vincere, e spesso il come non gli interessa. Io però ho molto rispetto del tifoso perché è l’anima di questo lavoro che altrimenti non ci sarebbe. Ci nutriamo dell’affetto della gente. Posso solamente dire che sto facendo di tutto per non prendere fischi, ma applausi per me e per la squadra. Spero che i risultati mi portino a raggiungere questo obiettivo, ma il calcio è anche questo e bisogna accettare le opinioni. Chi sta bene giocherà, domani servirà la qualità e la personalità, nonché spalle larghe ed esperienza. Andremo a fare questo tipo di scelte».