L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Trapani e riporta le parole di Antonini.
Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio e della Trapani Shark Basket, sta vivendo un momento di grande ambizione, con entrambe le sue squadre reduci da promozioni e pronte ad affrontare nuove sfide. Gestite attraverso la sua società Sport Invest, le due squadre si preparano a una stagione che Antonini spera sarà di successo.
Alla domanda su cosa si aspetta da questa stagione, Antonini risponde con fiducia: “Vogliamo arrivare fino in fondo. Nel basket abbiamo costruito una squadra sorprendente, convincendo giocatori importanti come Pleiss e Galloway. Puntiamo alle semifinali. Nel calcio, abbiamo la squadra più forte della Serie C e l’unico obiettivo è vincere il campionato. Il secondo posto sarebbe una delusione clamorosa”.
Antonini attribuisce il successo nella costruzione delle squadre alla solidità del progetto: “Credo di essere riuscito a dare grande credibilità al sistema Trapani. Sono continuamente contattato da procuratori che offrono giocatori importanti. Molti calciatori che faticano in Serie B sono attratti dal nostro progetto serio”.
Riguardo alla trattativa più difficile, Antonini cita l’acquisto di Lescano: “Ero in vacanza e mi sono svegliato con l’idea che dovevo prenderlo. In 50 minuti ho chiuso l’operazione con il presidente della Triestina. Nel basket, Pleiss è stato un parto: i procuratori dicevano che non era interessato, ma in realtà lui non sapeva nulla. Ho portato avanti la trattativa direttamente con il giocatore, che ha accettato grazie anche all’intervento di Repesa”.
Antonini è pronto a gestire eventuali momenti difficili: “I momenti difficili sono quando non si vince per 3-4 partite e ci sono tensioni tra i giocatori. In quel caso interverrei subito. Nello sport, nulla è indispensabile tranne il presidente che mette le risorse. La determinazione e la voglia di fare sono fondamentali”.
Guardando al futuro, Antonini ha un sogno chiaro: “Il mio obiettivo è quotare la holding in Borsa, avere due squadre nelle massime serie con impianti di proprietà e una gestione autosufficiente. Gli investimenti saranno coperti dagli introiti degli impianti, creando squadre forti finanziariamente ed economicamente, sul modello dell’Atalanta nel calcio e della Virtus Bologna e Olimpia Milano nel basket”.