L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Maurizio Zamparini operato d’urgenza a Udine.
La grande paura. Poi il sollievo. E la parolina che tutti aspettavano: «Fuori pericolo». Che non sia un anno fortunato, quello che sta per chiudersi, per Maurizio Zamparini si era purtroppo capito lo scorso 30 settembre quando, in circostanze mai chiarite, è morto a Londra nell’appartamento di Mayfair suo figlio Armando, 23 anni. Era l’unico figlio dell’ex proprietario del Venezia e del Palermo nato dall’unione con Laura Giordani. La scomparsa di Armandino, sempre coccolato, quando era bambino, da tutto lo staff rosanero, aveva profondamente segnato Maurizio Zamparini che nei giorni scorsi, alla vigilia di Natale, è stato ricoverato e poi operato, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Condizioni Niente Covid.Ieri è stato immediatamente chiarito. Zamparini, 80 anni, non è stato bene, qualche problema intestinale. Peritonite, si è detto subito. Immediata la corsa in ospedale dove sarebbe arrivato in condizioni gravi. E’ stato operato d’urgenza all’addome e ieri pomeriggio le notizie arrivate sono state decisamente più confortanti. Il paziente Zamparini è stato dimesso dalla terapia intensiva dopo che le sue condizioni si sono stabilizzate. Il suo storico braccio destro, Rino Foschi che non ha mai perso il contatto col patron che di società di calcio non voleva più sentirne parlare, ha tranquillizzato tutte le persone che immediatamente si sono preoccupate per lo stato di salute dell’ex presidente di Venezia e Palermo: «Ho sentito poco dopo l’intervento chirurgico la moglie che mi ha detto che era già sveglio, anche se un po’ agitato. Al momento solo lei è potuta entrare nella stanza dove lui si trova per un saluto fugace. Sono stati giorni di apprensione per me. Dopo la recente perdita del figlio, Zamparini era parecchio provato. Adesso spero che per lui la ripresa possa essere rapida e che possa tornare presto a casa. Con Maurizio ho passato anni indimenticabili, sono contento che sia uscito dalla terapia intensiva». Il legame tra Foschi e Zamparini è rimasto sempre saldissimo anche se i due, che hanno segnato e scritto pagine della storia del calcio italiano, sono usciti dalla attività quotidiana.