Il tecnico dell’Empoli Aurelio Andreazzoli, intervistato da la “Gazzetta dello Sport”, ha parlato così: «Sono sempre stato nel calcio con rispetto e attenzione. Non mi lamento di quello che è stato, ho sempre preferito rimanere nell’ombra. Il mio non è un mestiere semplice. Se serve l’esperienza per allenare in Serie A? No, contano la qualità delle scelte, i valori, non le mode. Il giudizio sugli allenatori lo devono dare i comportamenti delle squadre. A me non interessa la vetrina, un allenatore dev’essere la squadra, per me parla solamente il lavoro. Credo che il drone sia utilissimo, ho imparato a far filmare gli allenamenti con quello, poi facciamo clip sugli avversari da mandare ai giocatori per farli studiare. La Serie A sarà un’altra cosa, in quel campionato non si possono fare cose che facciamo in B. Cosa ci servirà? Dovremmo ragionare in base ai giocatori che abbiamo».