Ancora discussioni in Lega sui ricavi: sul tavolo 130 milioni
Tema caldo della riunione tra i club di Serie A, secondo quanto riporta “Calcio e finanza” è la questione relativa al “correttivo per la quota abbonamenti e biglietti per la stagione sportiva 2020/21 (art.8 del DPCM 1° marzo 2018)”, come riportato dall’ordine del giorno.
L’ultima modifica apportata nel 2019 con la Legge di Bilancio del ministro Lotti, prevede questa distribuzione in base all’apporto di pubblico allo stadio e da casa:
- una quota del 50 per cento in parti uguali tra tutti i soggetti partecipanti al Campionato di serie A;
- una quota del 30 per cento sulla base dei risultati sportivi conseguiti;
- una quota del 20 per cento sulla base del radicamento sociale (12% in base agli spettatori allo stadio, 8% in base all’audience).
La cifra di dividere fra i 20 club del massimo campionato e di circa 130 milioni di euro, i dissidi emersi sono iniziati dalle varie proposte sui nuovi criteri di distribuzione considerato che l’attuale stagione si è svolta interamente a porte chiuse. Diverse le ipotesi in ballo, le proposte partono dal non considerare l’ultimo campionato ma il triennio precedente, al considerare i due anni precedenti all’attuale e per questo campionato tenere conto degli ascolti TV, ma i pareri tra i club restano discordanti.