L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul destino del Catania.
Entro 24 ore la Sigi individuerà la cifra, si spera necessaria, per continuare l’attività. Si spera fino a fine stagione perché per il Catania calcio non potrà andare avanti a tappe. Ma ieri il vertice che s’è tenuto dinanzi ai legali del club sembra sia stato produttivo. Due scenari Questione di ore, dunque. Due gli scenari possibili: la Sigi versa 600 mila euro ottenendo la continuità aziendale per le successive otto partite.
Se non dovesse verificarsi tutto ciò, il calcio in città e fino a fine annata agonistica verrebbe a mancare. Tecnicamente sarebbe una restituzione di somme che transiterebbero da Sigi nelle casse del Calcio Catania per consentire successivamente la vendita competitiva del titolo sportivo. Ieri, comunque, al vertice hanno partecipato l’ex amministratore unico Le Mura, i soci Vullo, Santagati (ultimo amministratore unico), Ferraù e Salice.
I legali hanno cercato di affrettare i tempi e dunque entro oggi probabilmente verrà racimolata la cifra. Si è anche parlato di sponsor disposti a intervenire per sanare alcune scadenze. Il Tribunale valuterà ogni passo, ma non ci saranno sconti. Ricordiamo che il Catania è una società fallita, i curatori fallimentari gestiscono numeri e movimenti e i margini di manovra sono pari a zero. Soldi subito o addio pallone in città.