Amichevoli internazionali: stasera Austria-Italia, le probabili formazioni

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di stasera tra Austria e Italia.

Nel freezer del Prater i rimpianti diventano ghiaccio impossibile da sciogliere. Le spiagge di Doha sembrano un miraggio. Altro che autunno. Inverno pieno. Termometro a zero, in mattinata è caduto persino qualche fiocco di neve. Il grande freddo di Vienna entra nelle ossa degli azzurri. La ruota panoramica, nel parco divertimenti vicino allo stadio, gira lenta come le acque del Danubio, aggiungendo un tocco di malinconia. La penitenza per Mancini si consuma nel giorno in cui si apre il Mondiale in Qatar. Il contrasto, quel gioco di luci a confronto, fa male. Impossibile non pensarci. «Sì, sarebbe stato meglio giocare al caldo» si lascia scappare il ct all’ultimo giro di interviste televisive. Sembra sfinito dalle solite, inevitabili, domande. Si ripetono da otto mesi e il peggio, dal punto di vista emotivo, deve ancora arrivare.

Comprensibile nella domenica in cui gli occhi del mondo guarderanno Doha. Un’emozione rapita, perduta. «La sofferenza c’è e durerà sino a metà dicembre, l’ho detto tante volte. Non possiamo farci niente. Bisogna soffrire e la prossima volta cercheremo di essere più precisi». Il riferimento implicito del ct torna alle occasioni fallite nel doppio confronto con la Svizzera e nel playoff con la Macedonia. «Ci serva da lezione. Per andare al Mondiale non si può commettere il minimo errore, ma ora parliamo della partita. È meglio». L’Austria, peraltro, evoca la galoppata di Wembley. Nostalgia canaglia. Quell’Italia non c’è più. Va ricostruita da zero.