Amelia presenta Avellino-Palermo: «Nei momenti di difficoltà le squadre si compattano e credo che succederà anche ai biancoverdi nella impegnativa sfida con i rosanero»

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla gara tra Avellino e Palermo e lo fa riportando un’intervista all’ex rosanero Marco Amelia.

Anche da lontano il concetto non cambia: l’emergenza complica i piani dell’Avellino. Confermarsi oggi contro il Palermo e vincere sarà molto difficile, eppure bisognerà trovare la chiave giusta, quella che permette alla difesa di continuare a non prendere gol e all’attacco di farne nonostante l’assenza dei titolari e di valide alternative in panchina. Marco Amelia non ha soluzioni da suggerire, se non quelle classiche: la forza va trovata nella testa prima di tutto. «E’ da lì che scatta tutto – sottolinea l’ex campione del mondo – perché soprattutto per chi ha trovato sinora poco spazio rappresenta una grande opportunità. Per dimostrare il proprio valore, per far ricredere l’allenatore rispetto alle sue priorità, ed anche i tifosi che a volte danno giudizi affrettati. Servono grandi motivazioni e forza mentale».

Peccato che il semaforo rosso sia scattato proprio in una fase così decisiva e delicata «Le ultime gare hanno restituito una squadra in crescita, quadrata che virtualmente, se dovesse vincere anche la gara con il Catania, si ritroverebbe a sette punti dal Bari. Per questo è fondamentale non perdere terreno e crederci fino alla fine».

Al Ceravolo la sfida tra Catanzaro e Bari scriverà parte del finale di questa stagione. «E’ chiaro che l’Avellino – continua l’ex portiere di Roma e Milan – deve sperare in un pareggio, a patto naturalmente che batta i rosanero, perché così tutto sarebbe ancora possibile. Io credo che il Bari sia fortissimo, però ripeto per me ci possono essere colpi di scena ed il finale non è scontato. Di certo il girone C è bello, avvincente e sorprendente».

E il Palermo? «Soffre lontano dal Barbera, in attacco ha Brunori che vive un momento super e cercherà di sfruttare al massimo le difficoltà avversarie a suo vantaggio. E’ un bell’antipasto di quella che potrebbe essere una super sfida nei playoff, proprio come successe l’anno scorso».

Amelia conosce Gautieri: si sono incrociati ai tempi della Roma. «Io ero un ragazzino, Carmine è un allenatore preparato e serio, non sta a me giudicare il suo lavoro. Posso solo dire che Avellino, vista anche la società solida e seria che ha, rappresenta una grande opportunità. Gli auguro di sfruttarla fino in fondo e di raggiungere l’obiettivo finale».

In assenza di titolari come Maniero e Murano, Plescia e Micovschi sono chiamati ad una prestazione di qualità e quantità. «Hanno tutte le caratteristiche giuste per non far rimpiangere i loro compagni e segnare un gol pesante o fare un assist decisivo è una firma che avrà un peso non indifferente nell’immediato futuro».

Gli ostacoli ovviamente si superano anche con l’apporto dei tifosi anche i numeri continuano ad essere bassi. «In tutta Italia purtroppo – conclude Amelia- il Covid sta condizionando non solo le squadre ma anche il pubblico. Speriamo che finisca davvero tutto presto e che al Partenio Lombardi come negli altri stadi, soprattutto di C, lo scenario cambi in positivo».