Amauri: «Sono arrivato in testa alla classifica col Palermo. Miccoli uno dei più forti con cui ho giocato»
Amauri, ex attaccante del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Tuttomercatoweb.com”, soffermandosi sul suo passato in Serie A e in rosa:
«Sono un ragazzo schietto ho avuto buoni rapporti con tutti. Ho acquisito quello che volevano loro e ho dato il massimo. Guidolin è stato molto importante, ma anche Pillon, Ranieri, Donadoni. Allenatori che mi hanno insegnato qualcosa e quello per me è stato molto gratificante. Tutt’ora ho rapporti con loro».
«Rimpianti? L’unico che ho è di non essermi fermato quando dovevo fermarmi. Alla Juve ho preso tanti fischi perché non stavo bene, stringevo i denti per giocare ma non stare bene. Dovevo fare come gli altri, stare fuori perché mi sono reso conto che è qualcosa di masochistico: oltre a stare male fisicamente la gente ti fischia e stai male moralmente. Ma per il resto ho conquistato tanti traguardi, portare ai preliminari di Champions una realtà di quartiere come il Chievo, arrivare in testa alla classifica col Palermo, giocare con la Juve, fare la Champions e arrivare in Nazionale. Magari potevo avere qualcosa in più ma sicuramente molto di meno».
«Calciatori più forti con cui ho giocato? Ne dico due: Miccoli e Alessandro Del Piero».