L’ex rosanero Amauri, ha parlato in un’intervista piuttosto corposa ai microfoni di “Goal.com”.
Queste le sue parole:
«Io fino a diciannove anni ho giocato soltanto per divertirmi. Mai stato in un club, mai in una scuola calcio. Ero convinto che sarei diventato un calciatore. Sono stato scoperto mentre giocavo per strada con i miei amici. Avevo fatto tanti provini, ma in Brasile se sei arrivato a diciotto anni senza giocare sul serio non ti guardano neanche. Mi dicevano: sei bravo ma vecchio, è meglio se vai a lavorare. Nella vita ho lavorato come muratore. Non mi vergogno a dirlo perché questo mi consentiva di guadagnare i soldi per aiutare la mia famiglia. Ho lavorato in un supermercato, in una fabbrica di carbonella e nel settore metallurgico. Ho fatto di tutto e nel frattempo riuscivo a fare qualche provino e ad allenarmi. Tante volte arrivavo stanco, con tanti pensieri e non riuscivo ad esprimermi al meglio. Qualcuno però mi notò e mi portò a fare un provino nel Santa Catarina, un club di serie B che si trovava a dieci ore da San Paolo. Mi presero e poi mi misero nella squadra che andò a fare il Viareggio, lì è cominciato tutto».