Altro Palermo con mago Verre

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma si Valerio Verre, il mago del Palermo dopo il gran gol realizzato contro il Frosinone.

Non è stato il primo segnato in questa maniera. «Ne feci un altro a Trapani, con la maglia del Pescara, nella finale play off 2016» ricorda sorridendo Valerio Verre. Una prodezza che valse in pratica la promozione agli abruzzesi, spezzando il sogno dei granata di Cosmi. La distanza era diversa (circa 40 metri), la dinamica identica: Nicolas rinvia velocemente arrivando fino al limite dell’area, il Trapani perde palla e Verre calcia immediatamente centrando la porta sguarnita. «In situazioni del genere – commenta il centrocampista – il portiere che effettua un rilancio per qualche secondo resta fuori porta. E’ successa la stessa cosa con Turati. D’istinto mi è venuto di calciare subito di prima e la traiettoria è uscita perfetta».

Lo stadio delle magie. Negli occhi dei quasi 30.000 del Barbera, il giorno dopo è rimasto ancora il lampo di questo gol meraviglioso, anche se non è bastato a far cadere la capolista. E sono tornati alla mente gli altri gol simili che lo stadio palermitano aveva ammirato: da quello (avverso ai rosa) di Mascara nel derby col Catania del 2009, allo straordinario shot di Miccoli col Chievo (2012) fino al recente colpo a volo di Soleri lo scorso aprile al Picerno. Tutte invenzioni balistiche da oltre 40 metri. Ma la magia di Verre ha un particolare in più che la rende unica dato che è stata segnata da prima della linea di centrocampo. Per il 29enne romano tra l’altro è stata non solo la prima rete stagionale ma in assoluto col Palermo: nella sua prima esperienza rosanero, nel 2013/14, infatti, non aveva mai trovato la via del gol.
Rammarico. Oltre alla prodezza del rinforzo di gennaio, Corini può sorridere per la prova della squadra, che ha confermato di avere trovato una sua quadratura e di poter giocare alla pari con Genoa e Frosinone, le prime due della classifica. Ma il solo punto raccolto dopo due prestazioni di rilievo spiega che ci sono altri step da superare per puntare più in alto. Lo stesso Verre ha espresso disappunto per la mancata vittoria: «Il pari ci rode – ha affermato alla fine – nella ripresa ci siamo abbassati troppo e non abbiamo più tenuto palla. Serve un po’ più di personalità, quando si è in vantaggio cercare di fare il 2° e chiudere la partita. Non siamo ancora all’apice ma la squadra è consapevole dei margini di crescita, col lavoro collettivo presto limeremo anche questi dettagli». E Corini ha preso bene il suo commento: «Uno degli obiettivi che il Palermo si riprometteva col mercato di gennaio – ha sottolineato il tecnico – era alzare il livello della mentalità: e se siamo rammaricati di un pari contro il Frosinone che sta facendo quasi un campionato a parte, vuol dire che siamo sulla strada giusta».

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Redazione Ilovepalermocalcio