Il Palermo e il futuro, questo sconosciuto! I rosanero domani sera si giocheranno sul campo la permanenza nella massima categoria. Ancora poco più di 24 ore e finalmente si conoscerà il destino dei siciliani. Basta con le polemiche sul paracadute. Prima del triplice fischio di Palermo-Hellas Verona ed Udinese-Carpi, nessuno saprà chi farà compagnia al Frosinone e agli scaligeri in serie B. Poco (o nulla) importa se gli uomini di Ballardini giocheranno contro una compagine già retrocessa e quelli di Castori contro una già salva. I verdetti li darà solamente il campo.
In realtà, al di là della salvezza, è anche un altro il futuro di cui tanto si è discusso e si continua a discutere in casa rosanero: quello societario. A più riprese vi abbiamo parlato dell’addio di Maurizio Zamparini. Un addio annunciato anche negli scorsi anni e che non arrivava mai. Fino a pochi mesi fa, quando tutti hanno creduto che questa volta la storia d’amore tra il vulcanico patron friulano ed il club di viale del Fante fosse veramente giunta ai titoli di coda. Da Mike Piazza ai ricchi imprenditori americani con la mediazione di Joe Tacopina. Diverse le indiscrezioni intorno alla nuova presidenza del Palermo.
A tutte queste, nelle ultime ore si è aggiunta un’altra voce: Maurizio Zamparini resta. A detta di chi lo conosce bene (Gianni Di Marzio su tutti), il patron rosanero rimarrà almeno un altro anno al timone del club di viale del Fante. Alla guida di quella squadra che ha portato dalla B alla A. Poi di nuovo in serie B ed ancora una volta in serie A. 14 anni con in mezzo l’Europa League, un posto in Champions sfumato all’ultimo minuto ed un’indimenticabile finale di Coppa Italia. Certo, non sono stati solo rose e fiori, basti guardare la stagione che sta per volgere al termine. Tanti gli errori di Zamparini quest’anno, seguiti però da un doveroso quanto apprezzato mea culpa.
Il caos in panchina, marchio di fabbrica del patron friulano, d’altronde non è stato altro che un disperato tentativo per salvare quel Palermo che tanto ama (sì, Zamparini è innamorato di Palermo: Di Marzio dixit). E, alla luce di ciò che i rosanero si andranno a giocare domani sera, quei disperati tentativi potrebbero infine dare i propri frutti. Due le mosse chiave di quel presidente tanto criticato da una parte dei tifosi: il ritorno Davide Ballardini e la chiamata a Gianni Di Marzio in qualità di consulente personale.
Ecco, è proprio quest’ultima quella che potrebbe rivelarsi vincente ed il perché è presto detto. Il dirigente napoletano, oltre ad aver messo la propria esperienza a servizio dei rosanero in questo finale di campionato, sembra destinato ad essere uno dei punti da cui ripartire la prossima stagione. Magari con il ruolo di dirigente sportivo, chi può dirlo. Intanto Di Marzio avrebbe individuato alcuni elementi indispensabili per il futuro: Sorrentino (in scadenza a giugno) e Gilardino, oltre al “sogno” Maresca (anche lui in scadenza a giugno, ma più degli altri con le valigie in mano). Solo così il Palermo potrà competere per quel posto che gli spetta. Prima però c’è una salvezza ancora da conquistare.