«Dobbiamo fare un campionato da 8 e ad oggi siamo da 6. In tutto quello che trasferiamo e mettiamo. Fare la corsa in anticipo e non in ritardo. Io vedo che in allenamento ho tanti ragazzi che vogliono fare la corsa in anticipo e poi in partita capita meno». Con queste parole, durante la conferenza stampa svolta all’anti-vigilia di Modena-Palermo, Alessio Dionisi ha dato un giudizio sull’inizio stagionale del Palermo. Ieri pomeriggio, però, allo stadio Alberto Braglia i rosanero hanno lasciato altri punti per strada disputando una gara a due volti.
Il primo tempo viene approcciato molto bene dai siciliani che colpiscono subito un palo con Henry e vanno, pochi secondi dopo, nuovamente vicini al vantaggio col colpo di testa di Segre, terminato di poco sul fondo. Dopo un assedio dei padroni di casa durato circa quindici minuti, in cui viene annullato un gol a Battistella per un fallo su Gomes, il Palermo riprende coraggio e comincia a carburare. Infatti la rete dello 0-1 siglata da Verre incorona una bellissima azione: passaggio di Insigne per Di Francesco, cross al bacio per l’ex Sampdoria che, dentro l’area di rigore, stoppa la palla con un efficace gesto tecnico e non lascia scampo a Gagno. E alla fine della prima frazione di gioco, anche la manovra rosanero che viene lavorata dalla sponda di Henry e che permette ad Insigne di siglare lo 0-2 fa capire come questa squadra abbia un importante potenziale, emerso anche in occasione del rigore procurato da Ceccaroni e poi fallito dal francese, qualche istante prima di fornire l’assist al compagno numero 11.
Nella ripresa, però, avviene l‘ennesimo black-out che fa perdere altri punti agli uomini di Dionisi: nei primi minuti del secondo tempo, la disattenzione collettiva difensiva permette a Gliozzi di pulire un tentativo di Bozhanaj e di battere Desplanches. Troppo timida la reazione del Palermo che non riesce a costruire pericoli veri e propri come fatto nel primo tempo. Così i padroni di casa ci credono fino a quando Mattia Caldara, su una mischia in area di rigore, sigla il definitivo 2 a 2 a pochi minuti dalla fine. Un risultato, dunque, che non può soddisfare l’ambiente palermitano, non tanto per non aver dato continuità alla piacevole abitudine di vincere in trasferta, ma per una rimonta subita che, considerati i 12 punti in 9 partite, crea un pò di malumore. E nel frattempo la capolista Pisa e lo Spezia, che vincono rispettivamente 1-2 e 0-2 in casa del Sudtirol e della Salernitana, volano a + 10 e a +7 e dai rosanero. E occhio anche al quotato Sassuolo, travolgente per 5 a 2 in casa del Brescia (dopo i sei gol rifilati al Cittadella nel turno precedente) e che consolida il terzo posto, a-1 dalla formazione bianconera.
Prima dell’ultima sosta nazionali fissata a metà novembre, il club siciliano ha a disposizione quattro partite per trovare una continuità importante e necessaria per rilanciare le proprie ambizioni. Mister Dionisi dovrà trovare la giusta quadra, ripartendo dalle note positive del primo tempo del Braglia e di rimediare, allo stesso tempo, alle disattenzioni e ai black-out manifestati in queste prime nove partite. Con un Renzo Barbera che ultimamente sembra una facile terra di conquista e con prestazioni simili alla seconda frazione di gioco di Modena, arrivare al famoso campionato da almeno 8 in pagella si fa sempre più dura. E sarebbe difficile dare anche un 6 ad una squadra che, potenzialmente, ha i mezzi e le risorse per fare anche un campionato da 9. Il prossimo impegno casalingo contro la Reggiana sarà dunque il primo dei quattro impegni pre-sosta per guardare con più ottimismo all’obiettivo Serie A: una categoria che i tifosi rosanero meriterebbero più di tutti e, sotto la pioggia di ieri pomeriggio, hanno dato l’ennesima dimostrazione d’amore, sfidando anche l’allerta meteo.