“All’’inseguimento della serenità. Il Catania continua il ritiro blindato a Torre del Grifo avvertendo comunque la pressione esterna, quella di una città intera che ha il fondato timore di una retrocessione. Perché, adesso, la squadra rossazzurra – se non dovesse rimontare – disputerebbe i playout, situazione in cui non pensava di trovarsi anche quando ha ricevuto la pesante penalizzazione. Il gruppo è forte, continuano a dire tutti quanti, compresi gli allenatori avversari che lottano al vertice, ma le sensazioni positive si sono sfaldate poco a poco fino a costringere i dirigenti a cambiare guida. Il nuovo allenatore, Francesco Moriero, a questo punto sta cercando di far assimilare al gruppo nuove soluzioni tattiche. Maggiore profondità, aggressione degli spazi e una circolazione di palla non più compassata e fine a sé stessa. VELOCITÀ E CONCRETEZZA Si cerca di velocizzare e di concretizzare le azioni in fase di possesso palla che dovrebbero portare il Catania a tirare con una maggiore frequenza. Per arrivare dritti e nel più breve tempo possibile allo scopo, i rossazzurri hanno comunque provato ogni giorno le varie giocate. Ieri si sono esibiti in una partitella a tutto campo per verificare i progressi che si spera possano essere messi in mostra in partita contro la Juve Stabia. Moriero ha fatto un patto con il gruppo: «Pretendo un impatto con la partita davvero super. Un approccio che deve mettere subito le cose in chiaro tra il Catania e qualsiasi avversario. Siamo una squadra forte che rappresenta un club storico, con umiltà e determinazione dobbiamo arrivare al successo. Se ci sblocchiamo comincerà davvero ben altro campionato per noi». TEMPO LIMITATO Ma per riuscire nell’impresa, il Catania ha soltanto nove partite a disposizione. E dovrà giocare da solo, perché lo stadio si svuota sempre di più e l’accoglienza che si prevede domenica non sarà certo delle più positive. Il k.o. di Martina ha scatenato in città un senso di malcontento e, peggio ancora, un ulteriore distacco dal calcio che è tangibile. Per la scelta della formazione titolare, Mortiero ha poca scelta. Castiglia migliora, ma il mediano andrà in panchina. Toccherà a Bombagi, ex di turno, avanzare sulla linea d’attacco per completare il 4-2-3-1 e rifornire le punte, restando qualche metro dietro il centravanti Caetano. In difesa potrebbe esserci una conferma per Pelagatti (e non Garufo) nel ruolo di terzino destro, con Ferrario centrale accanto a Bergamelli. Suscita apprensione anche il sequestro, deciso ieri, di un milione di euro al patron Antonino Pulvirenti per il caso Windjet, ma è una faccenda che esula dai fatti di calcio”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.