“Al quinto tentativo Serse Cosmi spezza il sortilegio. Dopo due pareggi e altrettante sconfitte, riesce a battere il «suo» Perugia. Per di più a domicilio. Così centra il sorpasso sugli umbri portandosi a 4 punti dai playoff. Ci pensano Igor Coronado con un diagonale ed Ernesto Torregrossa, in contropiede su assist di Petkovic, fra il 30’ e il 35’ della ripresa, a regalargli una gioia che è misurata negli spogliatoi: «Entrare nel Curi è sempre un’emozione. Giocare contro il mio Perugia è comunque difficile. Ma questa è stata una bella vittoria. Ho passato una notte difficile per l’influenza, ma ne è valsa la pena». Quanto al Perugia, quinta sconfitta in 7 gare (recupero col Vicenza compreso), sonora contestazione del pubblico, avendo mostrato un’impotenza non addebitabile solo alle tante assenze, patite peraltro anche dai siciliani. Urge una svolta (Bisoli torna in bilico) se davvero l’obiettivo sono i playoff. GARA NELLA GARA La serata del grande ex, Serse Cosmi da Ponte San Giovanni (Perugia), che sulla panchina umbra ha fatto la storia, inizia alle 20.27. Quando entra in campo. L’accoglienza del Curi c’è, ma è tutto sommato tiepida. Forse presagendo il k.o. I tifosi più caldi però alla fine applaudono. Gli incitamenti più fragorosi giungono dalla tribuna. E lui li ricambia. Poi la partita. L’uomo del fiume si sbraccia. Disapprova un disimpegno affrettato di Scognamiglio, un altro ex, tra i protagonisti della promozione in B del 2014. Cosmi si agita. Più volte esce dall’area tecnica. E sovente le sue sortite si concludono allargando le braccia. In linea con quello che si vede in campo. Poco o nulla almeno nel primo tempo. Nella ripresa il copione non cambia per 30’. Poi Coronado segna. Lui salta e poi si gira, quasi a chiedere scusa. Stessa cosa dopo il 2-0. LA PARTITA Per 75’ solo sbadigli. Perugia e Trapani adottano moduli diversi (3-5-2 per i padroni di casa e 4-3-1-2 per gli ospiti), che appaiono impotenti quando si tratta di affondare. A sinistra, tra gli umbri, spinge con lena, quando gli arriva la palla, Spinazzola. E proprio da una sua incursione giunge l’unica vera occasione dei primi 45’. Ma Molina (37’) manda alto di piatto destro. Nella ripresa, solo un po’ più vivace, lo spartito non cambia. Ci prova Bisoli a offendere, togliendo Belmonte e inserendo Bianchi. Passa al 4-3-1-2, ma non basta. Perché il suo dirimpettaio azzecca la mossa giusta. Dentro Torregrossa, il cui movimento permette a Coronado di liberarsi e fare la differenza”. Questo è quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.