Altre siciliane, riecco Torregrossa-gol: «Trapani, guarda più su»

“Una vittoria da ricordare quella di lunedì sera del Trapani a Perugia. Lo sarà per quei tifosi granata appollaiati sui gradoni della curva sud del «Curi», o che l’hanno seguita in tivù, per i protagonisti che l’hanno vissuta sul terreno di gioco o lo stesso Serse Cosmi. Ma non solo…. Al secondo gol del Trapani, infatti, uno dei raccattapalle sotto la curva dei tifosi umbri ha avuto un sussulto, una esultanza contenuta ma che non è passata inosservata: quel ragazzino si chiama Raul Torregrossa, gioca nelle giovanili del Perugia e al gol di suo fratello Ernesto per poco non correva in campo ad abbracciarlo. A San Cataldo, dove vive la famiglia Torregrossa, l’esultanza non ha avuto freni. Quel gol, oltre a sancire la vittoria del Trapani (la terza lontano dal Provinciale) rappresentava la fine di un lungo calvario per il centravanti. SOGNO «Me la sognavo da mesi una partita così, di rientrare in squadra e fare gol» confessa il giocatore. D’altro canto il Trapani in estate, ormai privo di Mancosu, lo aveva preso proprio per questo. E Torregrossa, dopo aver fatto bene lo scorso anno a Crotone, sognava di ripetersi a Trapani dove è approdato in prestito dal Verona. Tutto bene all’inizio, una doppietta alla Ternana nella prima giornata di campionato, poi basta. Il primo grosso infortunio nella trasferta di Salerno e quindi il lungo stop con cure e terapie. Al rientro, lo scorso 23 gennaio col Latina, altro guaio muscolare ed altro stop. Soltanto 12 presenze ed appena 721 minuti giocati fino a lunedì: «Sono stato assente davvero tanto quest’anno e mi è dispiaciuto molto anche per la squadra. Adesso spero che il momento brutto sia definitivamente passato e da qui in avanti di poter dare il mio contributo per il raggiungimento del nostro principale obiettivo, la salvezza». PROGETTO PLAYOFF Un traguardo distante adesso 14 punti, con i granata al riparo dai playout. Ma il sogno è che sparisca la discontinuità: «Spero ovviamente di fare altri gol – dice Torregrossa – ma soprattutto di raggiungere prima possibile il nostro obiettivo per poi magari pensare a qualcos’altro, volgendo lo sguardo più in alto. Con la continuità delle prime sette giornate possiamo giocarcela con tutti e combinare qualcosa in più della salvezza». Per scaramanzia non pronuncia la parola «playoff» ma ci vuole poco per intuirlo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio