In Lega Pro questa sera il Catania affronterà il Cosenza in Calabria. Sapore di derby per il tecnico Pancaro. Ecco le parole dell’allenatore rossazzurro in conferenza stampa e le scelte di formazione del mister riportate dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”:
“Non sarà un derby vero e proprio, quello che Pippo Pancaro si appresta a vivere stasera (via alle 20.30) sul terreno del Cosenza. Il tecnico del Catania cerca di sorvolare sull’argomento, ma messo alle strette si lascia sfuggire una sola frase. Una sola, poi basta: «Torno a Cosenza da avversario, ma sono originario di Acri. Il derby? No, decisamente non ci penso anche perché non ho mai giocato nel Cosenza. Ma da ragazzino, devo dire, ero un simpatizzante del club tra i più rappresentativi della mia terra». GLI ULTIMI DUBBI Pancaro ha il suo bel daffare per risolvere alcuni problemi legati alla formazione iniziale. Tra i convocati c’è il difensore Bergamelli che da due settimane si gestisce per smaltire due diversi acciacchi: «Bergamelli è a posto, tutto rientrato, vediamo come sta prima del fischio d’inizio». In ogni caso è pronto Ferrario che è molto più di un’alternativa. A centrocampo il rientro del regista Musacci, che ha scontato la squalifica, metterà il tecnico delle condizioni di scegliere tra l’ex del Parma e Agazzi, perchè sembra escluso che i due possano giocare insieme dal primo istante: «Non guardo il campo sulle scelte, cerco di esaltare le qualità dei giocatori e adattare le nostre qualità alle caratteristiche di un avversario che in casa non ha mai perso e questo lo sappiamo, che ha vinto sette volte in otto confronti giocati al San Vito. Guardo a casa mia, al modo in cui dovremo vivere l’approccio alla gara e poi anche il seguito fino alla fine della partita». ATTACCO? TRIDENTE In avanti, convocato per la prima volta il giovane Pessina, classe 1997, alternativa in mediana sulla sinistra a Scarsella; resta in dubbio Calderini che è reduce da una botta al piede. Pancaro conta di recuperarlo: «Sta bene è convocato, dunque penso di scegliere la soluzione migliore. Ci sono anche altre alternative, ma non cambio il tridente che ho in mente e che ho sempre schierato. Non serve snaturare il gioco se le prestazioni precedenti ci hanno sempre portati a fare bene e a sfiorare i successi, mancati soltanto per una questione di episodi, di sfortuna. La squadra gioca bene e, dunque, non c’è motivo per cambiare atteggiamento tattico». LA SFIDA Sugli avversari aggiunge: «Le insidie principali dei calabresi stanno nella solidità di una squadra che subisce poco e che si difende dietro la linea e ha giocatori con gamba, Statella, Ciancio, che ripartono velocemente. Dobbiamo essere bravi a mantenere sempre l’equilibrio per tutta la gara». Un dato positivo per la formazione di Pamcaro è legato alla ritrovata solidità del reparto arretrato. Da tre partite, infatti, la difesa rossazzurra non becca gol: «Si tratta della conferma dell’equilibrio che abbiamo raggiunto. Adesso manca solo il gol. E di certo non è cosa di poco conto. Mi spiace per l’assenza di Russotto, ma possiamo fare bene lo stesso chiunque sia a scedere in campo». Anche perché il treno dei playoff rischia di non essere più raggiungibile. E il Catania non può accontentarsi dell’0biettivo-salvezza»”.