“Quante occasioni sprecate: il Lecce detta i tempi di una partita che non sblocca. Eppure, la squadra di Braglia, a Catania, ha avuto tutte le occasioni per passare. Un rigore calciato a lato da Moscardelli, una traversa dello stesso centravanti, un paio di proiezioni dettate da Papini, poi uscito per infortunio. Il Catania ha limitato i danni, ma quando è ripartito non ha trovato lucidità e continuità per firmare una vittoria che avrebbe potuto allontanare i cattivi pensieri di una classifica che resta in bilico tra salvezza e rischio. E nella ripresa è sparito dal limite dell’area avversario, tirando poco e male in porta. FLOP MOSCA Il rigore calciato a lato da Moscardelli dopo 4’ non ha causato il calo degli ospiti, spesso padroni del gioco con le idee di Papini e di Salvi. Alla fine del primo tempo la traversa del «Mosca» ha graziato ancora il Catania. L’infortunio muscolare accusato da Papini nella ripresa (sostituito da De Feudis a inizio ripresa), priva il Lecce dell’uomo più lucido nella fase di possesso. Ma i pugliesi non sono andati in depressione continuando a tenere il possesso palla, anche quando è uscito lo stesso Moscardelli per Caturano, nel tentativo di cambiare passo. LA FRATTURA Gli uomini di Braglia finiscono senza il colpo del k.o., diventando sempre più imprecisi, forse accontentandosi di un pareggio che, comunque, fa rimanere il Lecce in zona playoff. Il Catania minuto dopo minuto non ha trovato quasi mai la porta (ininfluente l’ingresso di Lupoli, così come l’esordio in mediana di Bombagi, al posto di Musacci, regista che ha lasciato le chiavi del gioco ad Agazzi, ancora acerbo), ma piuttosto la contestazione di un pubblico che per tutto il match ha incitato la squadra, gridando amore solo per la maglia e fischiando e indirizzando improperi ancora una volta verso il proprietario Pulvirenti. Alla fine soltanto fischi per la squadra, ma in maniera mai scomposta, segno di una frattura tra città e società che sembra insanabile, così come viene messo sul banco degli imputati Pancaro per una gestione senza acuti del gruppo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.