“Da un’isola all’altra con l’idea fissa del calcio italiano. Da Malta alla Sicilia per realizzare un sogno giovanile. Zacah Muscat ringrazia l’Akragas che ricambia sicura di aver fatto un ottimo acquisto. Il difensore maltese si è stabilmente piazzato al centro della difesa agrigentina a far da muro coi suoi 23 anni di puro talento. Per cercare fortuna all’estero si è lasciato alle spalle la nazionale ed il Birkirkara, squadra con la quale è stato campione di Malta. Il selezionatore Pietro Ghedin stravede per lui. E’ convinto che questa esperienza lo farà crescere. «Sono innamorato del mio paese ma ho sempre pensato che per riuscire avrei dovuto giocare in un campionato estero». L’Italia è vicina per un giovane di belle speranze che ama l’Inter e punta tutto sulla sua esuberanza. Due anni fa era accostato ad alcune squadre di serie B. Ha dovuto attendere il momentaccio dell’Akragas. Esordio contro il Foggia, gestione Legrottaglie. Il tempo di vedere la sua squadra perdere ancora una volta in casa e poi risalita trionfale con Pino Rigoli alla guida. «Quattro vittorie consecutive – dice Muscat – non sono frutto del caso. Abbiamo saputo sfruttare l’energia che accompagna sempre un cambio di panchina. Rigoli conosce l’ambiente, è amato dai tifosi, ci sta gestendo nel migliore dei modi. Possiamo ancora fare tanto». SENZA LIMITI Muscat non ne ha in campo. E’ fisicamente dotato ma ha dovuto cambiare modo di stare sul prato verde. A Malta ha giocato anche da terzino realizzando ben 27 gol in una sola stagione. Non poco per un difensore. Ad Agrigento ha la rigida consegna di rendere ermetica la sua zona. «Ad Agrigento ho cambiato stile di vita rendendo utile ogni sacrificio»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.