Altre siciliane: “Catania contestato, Moriero lo assolve: «Vista la reazione»”

“Le curve deserte per 18’, i fischi alla fine della partita pareggiata 1­1 con la Juve Stabia. Non basta il gol dell’ex Bombagi per vincere. Catania e il Catania sono separati in casa. Nel bel mezzo della gara i sostenitori (6778 in tutto, 1.243 paganti, 600 in meno rispetto all’ultimo confronto con la Casertana) hanno solo sostenuto la maglia, simbolo di una storia che sta rotolando verso un finale rischioso. Il Catania rischia i playout e a fine partita, il ds Marcello Pitino cerca di dare coraggio all’ambiente e ai ragazzi: «Siamo in un momento delicato della stagione, ma i segni di riscatto ci sono stati. Rispetto alla partita di Martina, abbiamo avuto un impatto molto positivo. Abbiamo segnato (sono passati 528 minuti dall’ultimo gol di Falcone al Matera, ndr) e beccato il gol su un errore individuale. Ma c’erano due rigori per noi, così come a Martina è stato sorvolato un altro penalty e ci è stato annullato un gol. Episodi, certo. Ma sempre a nostro danno. La squadra è viva e reagirà, ci possiamo salvare, e speriamo davvero senza passare dai playout». Ancora il dirigente etneo commenta: «Caetano ha sbagliato più di un’occasione? Vero, ma abbiamo creato molto e voglio pensare che sia questione di sfortuna, perché anche quando nel secondo tempo lo Stabia si è chiuso, abbiamo tentato di passare». Pitino, poi, annuncia la fine del ritiro: «Non credo che torneremo in ritiro, ma ne discuteremo meglio. Di fronte a questa prova positiva, anche senza vittoria, vogliamo dare un pizzico di serenità in più al gruppo». MORIERO AGRODOLCE Il tecnico Francesco Moriero, alla sua «prima» casalinga in rossazzurro, si rammarica: «La reazione c’è stata, abbiamo giocato senza paura, nella ripresa c’è stato un calo, ma abbiamo costruito almeno 8­9 palle gol. Caetano in crisi? Ha sbagliato l’impossibile, ma sa che ha tutta la nostra fiducia, è pedina importante. Ho visto impegno e reazione, anche qualche errore che si deve cancellare presto, tempo ne abbiamo poco». Sulle scelte di campo, come quella di cambiare regista e dare fiducia ad Agazzi rispetto a Musacci dice: «Non guardo carriera o carta di identità, ma le risposte che i ragazzi danno durante la settimana di allenamenti. Nessuno è bocciato, per carità, ma ho bisogno di giocatori che hanno gamba». Contro l’Akragas squalificati Russotto e Ferrario. Quest’ultimo è stato espulso prima dei 5’ di recupero: «Riprendiamo a lavorare per toglierci dagli impicci. Ho chiesto più rapidità e profondità, siamo riusciti a fare bene, poi siamo calati. Tra qualche giorno saremo più brillanti. Parlo di giorni, non certo di ulteriori proroghe»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.