All’inseguimento del Bari, calendario e forma fisica: il Catanzaro ci crede ancora
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catanzaro a caccia del Bari.
Credere al primo posto non è solo un atto di fede. Il Catanzaro ha più argomenti per continuare a puntare il Bari. La capolista ha guadagnato due punti nell’ultimo turno, ma sei lunghezze sono un margine non irrimediabile in 10 partite. Lo scontro diretto in programma il 13 marzo al Ceravolo potrebbe stravolgere i rapporti di forza e l’inerzia – anche mentale – fra le corazzate del girone, ma non solo. Prima di quell’ora (e mezza) della verità vanno superate due tappe intermedie sulla carta più favorevoli ai giallorossi. Il calendario è uno dei motivi per cui a Giovino non hanno smesso di pensare alla promozione diretta.
I prossimi 180’ Domani la squadra di Vivarini ospiterà il Latina (ore 17.30), quella di Mignani farà visita al Foggia di Zeman. Non che l’impegno del Catanzaro sia semplice (i pontini nelle ultime 10 hanno ottenuto gli stessi punti, 21), però il Ceravolo è tornato a essere un fortino in cui è già caduta, e male, una big come l’Avellino. Nel turno successivo i giallorossi faranno visita al Monopoli, avversario d’alta classifica ma in netto calo (un punto nelle ultime cinque), mentre il Bari affronterà il secondo derby consecutivo ricevendo il Francavilla che l’ha già schiaffeggiato all’andata (3-0) e ora ha il miglior rendimento delle ultime 10 uscite. Guardando oltre la metà di marzo, il Catanzaro avrà solo un altro ostacolo altissimo (Foggia in trasferta alla terz’ultima), mentre la capolista finirà la stagione regolare nel trittico Avellino (in casa), Taranto (fuori) e Palermo (in casa).
Le due fasi Al di là del calendario, Vivarini e i suoi calciatori hanno ottenuto vittorie, punti e consapevolezza attraverso un gioco nuovo e più efficace senza pagare dazio in termini di equilibrio e tenuta difensiva. L’attacco è rimasto a secco a Potenza, tuttavia la squadra è riuscita a creare le occasioni per vincere pure con la prestazione meno brillante fra quelle recenti. E questo perché la manovra ricalibrata dal tecnico abruzzese ha sviluppato risorse sia in mezzo (asse Cinelli-Verna-Sounas più la prima punta) che sulle fasce (a sinistra con i gli scambi fra Biasci e Vandeputte, a destra con gli affondi di Bayeye) mantenendo la solidità in fase di non possesso. L’unico gol beccato in campionato nel 2022 è arrivato su rigore, la porta è inviolata in assoluto da 569’ e in casa, durante la gestione Vivarini, è stata bucata una volta sola, due mesi fa, da un’autorete (di Martinelli con la Vibonese, 19 dicembre).