Allegri: «Non so se convoco Dybala, così evito polemiche. Contro il Palermo gara difficile perché…»

Nel corso della conferenza stampa prepartita, Massimiliano Allegri ha parlato della partita contro il Palermo e delle possibili scelte di formazione, a partire dalla presenza o meno di Dybala: «Credo che l’atteggiamento è quello che fa la differenza. Non è una questione di moduli, altrimenti rimaniamo molto limitati. Innanzitutto conosco solo un metodo, lavorare. Perché credo che un giocatore possa sempre migliorare, dai 18 anni finché non smette. Un giocatore che può arrivare a 6, deve cercare di arrivare a 6,5; un giocatore che ha qualità per arrivare a 8 deve arrivare a 8,5; un giocatore che ha qualità per arrivare a 10 deve arrivare a 10,5. Sono rientrati dei giocatori importanti, da Marchisio a Khedira, quindi sono due giocatori di un certo spessore. Davanti siamo migliorati, siamo migliorati fisicamente, come condizione atletica, siamo migliorati singolarmente a livello tecnico. La Juventus ha quattro giocatori importanti davanti, ha Morata, Mandzukic, Dybala e lo stesso Zaza che in questo momento sta giocando un po’ meno. E con Cuadrado che è tra gli attaccanti e i centrocampisti. Giocherà Morata domani? Non so se può giocare, non so neanche se convoco Dybala, per evitare altre polemiche, altrimenti domani polemiche, Dybala, così lo lascio a casa, quindi…Zamparini è un presidente simpatico, va saputo ascoltare. Lui poi è un presidente abbastanza focoso, basta vedere un po’ di allenatori che ha cambiato, ma fa parte del personaggio. Giustamente, in modo scherzoso, va preso per quello che è. Quella di domani è una partita molto, molto, molto difficile. E’ una partita che va aggredita perché troveremo un Palermo che viene da un’ottima partita con la Lazio, troveremo un ambiente dove ci saranno 30.000-40.000 persone che spingeranno il Palermo a battere la Juventus».