Alla mezzanotte di martedì 20 scade il termine per iscriversi in B e C. Ecco i club a rischio

Come si legge su “Gazzetta.it” corsa contro il tempo per le squadre che devono ancora iscriversi ai campionati entro la mezzanotte di martedì 20.

C’è grande ottimismo sulla Sampdoria, dopo l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022, l’aumento di capitale e lo sblocco da parte del tribunale del prestito obbligazionario di 30 milioni utile per iscrivere la squadra: con la regia di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi – che diventeranno azionisti di maggioranza con il closing previsto entro settembre – andranno perfezionati in queste ore i pagamenti di imposte arretrate, stipendi e debiti con altri club. Si lavora a ritmo intenso anche nella sede della Reggina: entro domani servirà sborsare 7,5 milioni di euro, comprensivi di tre mensilità ai giocatori e di arretrati dovuti a Irpef e Inps. Dal club non è arrivata in questi giorni una posizione ufficiale, la fiducia (comunque mista ad apprensione) della piazza è legata alla linea comunicativa seguita negli ultimi mesi dal presidente Cardona: “Se c’è qualcosa che non va – ha dichiarato a metà maggio -, per prima cosa vado dai miei concittadini e lo dico”. Saranno ore di attesa.

L’esigenza di adeguare l’impianto agli standard della B potrebbe spingere il Lecco – ultimo arrivato, dopo il successo nei playoff – a indicare uno stadio alternativo (probabile Vercelli), passaggio burocratico nella speranza di giocare comunque sin dall’inizio al Rigamonti-Ceppi. Tirando le somme: se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, il posto libero tra le 20 squadre della prossima Serie B verrebbe colmato con una riammissione. E toccherebbe al Brescia, sconfitto ai playout, che però non attende passivamente. Il club del presidente Cellino, infatti, si è rivolto alla Corte d’Appello di Reggio Calabria ricorrendo contro l’omologa al piano di ristrutturazione del debito della Reggina. E ora attende le mosse della Covisoc.

 In Serie C, c’è già da registrare la rinuncia del Pordenone che chiederà alla Figc di essere iscritto in sovrannumero in Serie D (per non disperdere la matricola e il patrimonio delle giovanili, maschili e femminili). Al posto del club della famiglia Lovisa, verrà riammesso (non ripescato) il Mantova che comanda la graduatoria tra le retrocesse dopo la sconfitta al playout. Si apre poi il capitolo ripescaggi, collegati alle domande di iscrizione presentate in tempo utile ma poi respinte: sembra essere rientrato l’allarme per il Messina – oggi il presidente Sciotto dovrebbe ottenere la fideiussione -, preoccupa maggiormente la posizione del Siena. Ottenuta l’agibilità dello stadio Franchi, vanno però messi in regola tutti i parametri economici. Da monitorare un paio di neopromosse per gli stadi, ma sembra tutto sotto controllo. L’iter di valutazione delle domande non è immediato: entro il 30 giugno la Covisoc emetterà i suoi verdetti, ci sarà tempo fino al 5 luglio per i ricorsi, il 7 luglio il Consiglio federale definirà gli organici dei campionati (al netto di successivi ricorsi).

A seguito della modifica nel regolamento dei ripescaggi rispetto alla passata stagione, il primo posto libero spetterà ad una seconda squadra, il secondo a una delle vincitrici playoff di Serie D, il terzo a una retrocessa. In pole position c’è quindi l’Atalanta, pronta a iscrivere la sua Under 23 seguendo la scia della Juventus: i nerazzurri hanno scelto lo stadio di Caravaggio e finirebbero probabilmente nel girone B, visto che è intenzione della Lega Pro non inserire entrambe le seconde squadre nello stesso raggruppamento. In caso di due domande di iscrizione bocciate, si pescherebbe dalla graduatoria della Lega Nazionale Dilettanti: nell’ordine ci sono Alcione, Nardò, Fano, Pianese, Vado, Casertana, Trapani, Campodarsego e Corticella (non sono ammesse deroghe infrastrutturali, quindi il campo potrebbe restringersi alla Pianese – che sta valutando il da farsi – o alla Casertana). Solo se dovesse saltare un’ulteriore squadra, si guarderebbe alle retrocesse e quindi al Piacenza.