All. Licata: «Palermo direttamente in C? Non si griderebbe allo scandalo»
Intervenuto ai microfoni di “TuttoserieD” l’allenatore del Licata Giovanni Campanella si è espresso sulla possibilità di concludere qui il campionato mandando in C le prime in classifica di tutti i gironi: «Sicuramente non vorrei mai essere nei panni di chi dovrà decidere le sorti dei vari Campionati. Lo scenario finale che ritengo più plausibile è quello che veda la promozione diretta dell’attuale prima in classifica dei nove Gironi. Anche se questo comporterebbe inevitabilmente le legittime rimostranze da parte delle varie seconde. Nel nostro Girone ci sono sette punti tra Palermo e Savoia, quindi non si potrebbe di certo gridare allo scandalo se si decidesse di mandare il Palermo direttamente in C. Ma ci sono altri raggruppamenti in cui prima e seconda sono distanziate da uno o due punti e in quei casi, assumersi la responsabilità di promuovere a tavolino solo la prima, sarebbe davvero complicato. Ipotizzare la promozione diretta di tutte le prime e anche di tutte le seconde, è irrealistico. Sarebbe necessario in quel caso creare un ulteriore Girone di Serie C, al netto sempre di tutte quelle realtà che non ce la faranno ad iscriversi nella prossima Stagione. A quel punto sarebbero comprensibili anche le proteste delle attuali terze o quarte in classifica. Con otto o più partite ancora da giocare, potrebbe accadere di tutto, in chiave promozione, esattamente come in zona retrocessione. Per questo, ripeto, non vorrei mai trovarmi nei panni di chi dovrà prendere questo tipo di decisioni, qualora alla fine non si dovesse più tornare in campo. E sono convinto che, in qualunque direzione si dovesse andare, si scateneranno polemiche a non finire. Per quanto ci riguarda, non avremmo comunque problemi a ritornare in campo e se ci venisse chiesto questo, ci faremmo certamente trovare pronti. Se invece si dovesse optare per una chiusura anticipata con dei verdetti a tavolino, pazienza. In tal caso, a tempo debito, cominceremmo a pensare alla programmazione della Stagione successiva, sperando che non venga anch’essa condizionata dalle conseguenze di una pandemia che non sappiamo quando e in che modo cesserà di manifestarsi nel mondo. E tra le conseguenze principali, come detto, potrebbe esserci la riduzione drastica del numero di Società che prenderanno parte ai vari Campionati. In ogni caso, l’auspicio più grande che possa riguardarmi in questo momento, è quello di vedere gli Organi Federali prendere una posizione. Di ipotesi e previsioni nessuno ne può fare allo stato attuale, ma di decisioni importanti da prendere ce ne sono tante e per adottarle non c’è nessun vincolo. Sarebbe bello che in Lega si decidesse presto in che direzione andare. Magari correndo il rischio di risultare impopolari, o di scatenare le ire e le polemiche da parte di molti, ma credo che al di là di tutto non si possa prescindere dal prendere una posizione chiara, netta e definitiva. È una questione di dignità e di autorevolezza che qualcuno dovrà necessariamente dimostrare. Stabilendo ogni verdetto, nel caso in cui si decidesse di chiudere, oppure dicendoci chiaramente che si intende aspettare che ci siano le condizioni igienico-sanitarie adeguate per poi riprendere e completare la Stagione sul campo. In questo senso ci vuole chiarezza, perché restare ancora a lungo in una situazione di incertezza totale è assai avvilente».