Alieu Darbo, il giocatore truffatore che fregò tutti. E il Crotone gli diede la 10…
Caso davvero unico quello avvenuto in diverse società di club. Si tratta di una truffa: che porta il nome di Alieu Darbo. Sembra essere uno sconosciuto eppure nell’estate del 2014 lo aveva provinato il Crotone, dandogli perfino la maglia numero 10. Ma dopo pochissimo tempo andò via per trasferirsi in un club di B svedese. Sembra inspiegabile, ma una spiegazione c’è. Alieu è solo un truffatore. Di seguito quanto riportato sull’accaduto da “La Gazzetta dello Sport”:
“[…] Intervistato dal giornale svedese “Aftonbladet”, il suo procuratore, rimasto anonimo ha raccontato tutti i retroscena. Nel 2014 Alieu si presentò a Crotone con ottime referenza, così i calabresi decisero di offrirgli un triennale e tanto di maglia numero 10. «L’operazione è stata chiusa in sinergia con uno dei più grandi club mondiali, il Bayern Monaco, che crede nel ragazzo e visto l’ottimo lavoro del Crotone con i giovani, ha segnalato il giovane attaccante», scriveva il Crotone sul proprio sito. Pochi giorni dopo però il giocatore si sarebbe svincolato lamentando offese razziali da parte di tifosi. Due anni fa Alieu e il procuratore si sarebbero presentati al direttore sportivo del Paok Salonicco Zisis Vryzas (ex attaccante di Fiorentina, Perugia e Torino), portandogli una lettera del suo collega Zorc, ds al Borussia Dortmund, che garantiva che, dopo un anno in Grecia, il club tedesco lo avrebbe riscattato per 4 milioni di euro. Il modus operandi era sempre lo stesso: nella lettera di referenze si chiedeva di non sottoporre il ragazzo ad alcun provino per non indispettirlo, essendo un grandissimo talento. Vryzas si è però insospettito e ha chiamato Zorc, che ha negato di conoscere il ragazzo. A quel punto, Vryzas avrebbe raggiunto insieme ad un gruppo di ultrà del Paok, Alieu nell’albergo in cui alloggiava, invitandolo a lasciare subito la città. Parafrasando Verne, Alieu ha completato il giro del mondo in 80 contratti. Oltre a Crotone e Paok ha contattato anche la Dinamo Zagabria, riuscendo a farsi tesserare. Stando al racconto, la società croata, resasi conto della pochezza tecnica di Darbo, avrebbe rescisso il contratto 4 mesi dopo il suo acquisto, offrendogli 40mila euro a patto di non apparire sul suo cv“.