L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Vibonese al Renzo Barbera attraverso le parole di Baldini e stilando le probabili formazioni.
L’effetto Barbera per cancellare l’ennesima sconfitta fuori casa. E visto l’andamento interno da rullo compressore del Palermo è lecito aspettarsi un pomeriggio tranquillo contro il fanalino di coda del torneo. Ne avrebbero bisogno i rosanero per risalire posizioni, anche in virtù degli scontri diretti ad alta quota tra Bari e Francavilla e Catanzaro e Monopoli. Contro la Vibonese bisognerà evitare la sindrome da “buccia di banana” che può sempre fare capolino in gare come queste, soprattutto alla luce dei cali di concentrazione degli uomini di Baldini. Il pari in rimonta del Messina dovrebbe insegnare qualcosa.
Guai sottovalutare. Attenzione, quindi, alle insidie che può rappresentare una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per provare a salvarsi. «Mi auguro che non si sottovaluti – ammette il tecnico -, tutta la settimana i ragazzi hanno lavorato duramente e con l’amarezza di aver subito un’ingiustizia a Francavilla, perché non meritavamo di perdere. Ho visto voglia di darci dentro, poi nel calcio finché le cose non le vivi non le puoi sapere. Sono sicuro che nessuno snobberà la partita, al 99%. In questo momento non vedo alcuna possibilità di sottovalutare l’avversario, perché noi dobbiamo giocare contro noi stessi. Solo così avremo un grande miglioramento e avremo molte chance di conquistare questo campionato. Se giochiamo contro gli avversari, il miglioramento sarà meno netto».
Come a Francavilla Baldini intende ripartire dall’ultima prova in trasferta, da dove però, il Palermo è tornato a mani vuote, nonostante nei 20 minuti iniziale avesse prodotto davvero tanto. Per il tecnico l’ultima gara ha sancito un netto miglioramento. «Abbiamo fatto un grande passo in avanti, abbiamo giocato una partita in cui abbiamo subito un’ingiustizia, sprecando tantissime palle gol. Una squadra come la nostra, che vuole giocare per un obiettivo importante, non può permetterselo – continua -. L’importante è non aver sbagliato la prestazione, i ragazzi sanno che devono essere molto cinici. Non dico per il loro rigore, ma sul secondo gol c’è un fallo di mano. Non bisogna però nascondersi dietro l’errore dell’arbitro, dobbiamo essere più forti dell’errore e cercare di migliorarci». Il Palermo ha ancora 10 partite per conquistare una posizione vantaggiosa per i playoff, l’optimum sarebbe arrivare tra il terzo e il quarto posto per evitare il turno preliminare degli spareggi e quindi giocare tre partite in meno.
Niente tabelle Baldini, però, non fissa tabelle. «Come traguardo ci siamo messi in testa di arrivare il più in alto possibile. Se si gioca come a Francavilla, la partita non può andare sempre su quel binario. Bisogna lottare perché rappresentiamo una cultura che rappresenta la città. Non dobbiamo fissarci su terzo o quarto posto, dobbiamo andare avanti sul piano del gioco, del dinamismo, dell’aggressività e del cinismo nei risultati. Dobbiamo cercare queste cose, i ragazzi devono sempre partire dal coraggio di dire che non dobbiamo avere rimpianti. Per non averne, bisogna porre l’asticella al di là della posizione in classifica. I calciatori rappresentano una città, una cultura».