Aic: Tommasi scrive una lettera a Gravina e Sibilia sui rimborsi in serie D
“Caro Presidente Gravina, Caro Presidente Sibilia, l’attuale situazione del calcio dilettantistico non può essere ignorata. La pandemia che sta affliggendo da mesi il nostro paese ha messo a dura prova tutto il mondo sportivo, soprattutto quello dilettantistico, dalle società ai calciatori, tutti sono coinvolti a vario titolo ed a varia intensità/gravità. Non è quindi condivisibile, né tanto meno comprensibile, il motivo per il quale in primis ed unicamente il calciatore sia chiamato a scontare economicamente la crisi che il movimento sportivo intero sta vivendo. Infatti, le Società dilettantistiche usufruiranno di importanti e sostanziose agevolazioni e provvedimenti favorevoli da parte del Governo e dello stesso mondo sportivo. Di contro, come evidenziato a più riprese, i calciatori che grazie alla loro attività sportiva mantengono interi nuclei familiari dovranno affrontare un numero imprecisato di mesi contando, per ora, unicamente sull’aiuto elargito dal Governo e pari ad € 600,00. Aiuto che, seppur apprezzabile, non può ad ogni modo essere ritenuto sufficiente, sia perché quantitativamente esiguo a fronte delle esigenze di molti, sia perché é elargito, per i pochi fortunati, comunque con estremo ritardo. È necessario, quindi, che anche la LND e la FIGC superino l’immobilismo che si è protratto dall’inizio della pandemia e si impegnino per aiutare anche gli atleti dilettanti e, di riflesso, il tessuto sociale che tante volte è stato invocato dalla stessa LND. Non è dato comprendere per quale motivo, infatti, nelle altre categorie si lavori per trovare soluzioni condivise con le società, mentre per la serie D non vi è nemmeno l’intenzione di aprire un dialogo per soluzioni che possano contemperare gli interessi di tutti. L’Associazione Italiana Calciatori, unitamente ai giocatori del campionato di calcio interregionale serie D, auspicano che ciò avvenga quanto prima e che la LND, anche alla luce della sua funzione sociale dichiarata a più riprese, possa andare incontro ai giocatori, fornendo indicazioni alle proprie società per la definizione bonaria delle pendenze. In assenza di quanto sopra, la nostra Associazione unitamente ai calciatori firmatari della presente, si riservano di porre in atto formali azioni collettive di protesta, tese a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche della categoria e sul colpevole disinteresse prestato dagli organi federali”. Questo il contenuto della lettera inviata da Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, a Gravina e Sibilia in difesa dei calciatori dei club di serie D.