«Altri sport hanno deciso di non andare in campo, c’è spazio per il calendario. Ma il calcio no, non c’è spazio né tempo: si è deciso di giocare, per altre considerazioni, a porte chiuse. C’è un rischio anche per noi giocatori, dobbiamo prendere tutte le precauzioni per la sicurezza di chi gioca: in campo non si può certo rispettare la distanza di un metro, ma vanno prese tutte le misure per garantire la sicurezza di chi è allo stadio, compresi staff e personale, per ridurre al minimo quel rischio. Tra i giocatori c’è chi è convinto di andare avanti e chi esprime preoccupazioni, ci sono molti stranieri ed è sotto gli occhi di tutti quel che sta succedendo dall’estero verso l’Italia». Queste le parole del presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, rilasciate ai microfoni dell’Ansa sulle preoccupazioni dei calciatori in merito all’emergenza Coronavirus.