Ag. Di Piazza: «E’ stato il Catania a metterlo sul mercato. Il ragazzo non può permettersi di subire un secondo fallimento»

Intervenuto ai microfoni di “Itasportpress.it”, Giovanni Tateo, agente di Matteo Di Piazza, si è espresso così in merito alle parole rilasciate in conferenza stampa da Lucarelli e al futuro del suo assistito: « Le affermazioni del mister, alla luce della reale situazione del Catania, sono altamente lesive della dignità dell’uomo e del professionista Matteo Di Piazza. Il calciatore merita rispetto e non parole che denigrano ingiustamente la sua immagine ed il suo profilo di uomo. Il ragazzo ha dimostrato, contrariamente a quanto affermato da Lucarelli, il proprio coraggio esternando un giusto malcontento per la situazione venutasi a creare, diversamente da altri compagni che hanno manifestato ipocrisia dichiarando di abbracciare la causa solo perché non hanno ricevuto richieste da altri club. Il tecnico evidentemente dimentica un passaggio importante della vicenda Di Piazza: è stata la società a metterlo sul mercato quando gli ha inviato quel messaggio a fine dicembre dove lo invitava ad andare via avendo un ingaggio elevato. Addirittura c’era scritto nel messaggio che il club etneo non avrebbe chiesto nulla ai club disposti ad acquistarlo. Siccome Matteo ha uno stipendio importante, proprio per dare una mano al Catania che è in difficoltà, mi sono messo subito al lavoro avviando un colloquio con il Catanzaro. Di Piazza non ha mai chiesto di andare via da Catania, sono stato io ad attivarmi dopo quel segnale di allarme lanciato dalla dirigenza etnea a fine anno. Non scordiamoci che sono stato a Cosenza per una settimana per portarlo a Catania dove il calciatore per dire sì al club etneo ha rinunciato ad altre società che gli offrivano molto più . Inoltre il ragazzo non può permettersi di subire una secondo fallimento, dopo quello di Savoia, visto che ha famiglia. Detto questo non sono intervenuto per fare polemica con il Calcio Catania visto che ho ottimi rapporti con tutti, con lo stesso Lucarelli e in particolare con Pietro Lo Monaco ma definire un pauroso Di Piazza non è corretto anche perchè si dà una immagine totalmente fuorviante del calciatore che in campo ha dato sempre il massimo».