Ag. Adorante: «Non abbiamo fretta di lasciare la Juve Stabia. Sassuolo e Pisa…»
Nel panorama calcistico, spesso satura di rumori e chiacchiere di mercato, emergono talvolta storie di rinascita e riconferma che meritano attenzione per la loro sostanza più che per il mero clamore. È il caso di Andrea Adorante, giovane attaccante della Juve Stabia, la cui traiettoria è segnata da una rinnovata brillantezza sul campo, trasformando le voci di mercato da semplici sussurri a legittimi discorsi di interesse. Intervistato da “PianetaSerieB” Letterio Pino, Amministratore Unico di Elevenelite, agenzia che segue l’attaccante classe 2000, ha rilasciato le seguenti parole:
«Andrea è un enfant prodige che si è ora ritrovato dopo essersi parzialmente perso. È un ragazzo straordinario, ha avuto la bravura, l’abilità e l’intelligenza di rimettersi sul giusto binario. Questo, secondo me, grazie anche e soprattutto a Pagliuca e Lovisa: l’allenatore è stato bravissimo e ha fatto un lavoro straordinario, ma al contempo il Direttore Sportivo l’ha fortemente voluto in quel di Castellammare quando, con la Triestina, non stava beneficiando di grande continuità. La piazza di Castellammare è speciale, parliamo di una realtà in grado di riempire d’amore un calciatore sin dal momento dell’arrivo. Il sostegno è costante, la gente per strada ferma e ringrazia i calciatori, facendo avvertire tangibile importanza a ognuno di essi. Questo è uno dei tanti ingredienti che aiutano a fare bene. Detto ciò, Adorante ha qualità notevoli. Ho portato Icardi in Italia e in questo momento lo seguo un po’ più da vicino: posso dire che in certe movenze, come lo smarcamento e l’attacco alla porta, oltre che per l’intelligenza calcistica, Andrea mi ricorda proprio Mauro”.
«Pisa? Bisogna partire da un presupposto: gli attaccanti sono diventati come i panda per il WWF, perché nel mondo non ce ne sono. Fa piacere ricevere anche solo dei sondaggi o delle telefonate un po’ più approfondite. Al Sassuolo il Direttore Sportivo è Palmieri, il padre calcistico di Adorante, avendo condiviso con lui l’esperienza nel settore giovanile del Parma, mentre a Pisa c’è Vaira che ha sempre apprezzato il ragazzo, dunque è normale che questi accostamenti siano graditi. È altrettanto vero che non abbiamo tutta questa fretta di andare via da una piazza magica come Castellammare, perché in questo momento ad Andrea non interessa il discorso economico, bensì il progetto. Pisa e Sassuolo, dunque, possono essere interessanti proprio in termini di progettualità, ma ribadisco che non abbiamo la necessità di andare per forza via a gennaio. Mi hanno chiamato club stranieri di massima serie, come ad esempio dal Portogallo, ma molto serenamente – assieme a Lovisa e alla società della Juve Stabia – stiamo valutando quella che eventualmente potrebbe essere la scelta migliore. Non escludo che Andrea possa rimanere. Chiaramente, nel caso in cui il club dovesse palesare l’esigenza di dover vendere il calciatore, perché non tendere la mano a chi ha mantenuto tutto ciò che ci aveva promesso? Ben vengano gli interessamenti di due bellissime realtà come Pisa e Sassuolo, ma Andrea con la Juve Stabia è già a quota otto gol e potrebbe fatturare numeri ancora più importanti di quelli già messi a referto»