Solo un pareggio per il Palermo, che contro il Pescara non è riuscito ad andare oltre l’1-1. L’occasione per i rosanero era ghiotta. Una di quelle da non lasciarsi sfuggire, ma gli uomini di Tedino si sono fatti riacciuffare dai Delfini allo scadere del primo tempo. Nella ripresa, una timida reazione all’avvio, poi praticamente il nulla fino ai minuti finali.
Il Palermo conta adesso 58 lunghezze ed occupa la seconda posizione della classifica, grazie al Parma che ha battuto il Frosinone. Gli scontri diretti favorevoli consentono quindi agli uomini di Tedino di scavalcare i ciociari, ma quella di oggi ha l’aria dell’ennesima occasione persa. Dopo la brutta batosta di Parma, infatti, ci si aspettava decisamente qualcosa di più dai rosanero e l’avversario odierno era più che abbordabile.
Ad aggravare la posizione del Palermo contro il Pescara c’è il rigore neutralizzato da Pomini nel secondo tempo, causato come al “Tardini” da Rajkovic, per la seconda volta di fila croce e delizia della formazione rosanero. Altrimenti chissà come sarebbe andata. La squadra vista oggi al “Renzo Barbera”, al di là del grandissimo gol siglato da Coronado, ha offerto una prestazione ben al di sotto delle aspettative. Risultato? Al netto delle occasioni erano gli uomini di Pillon a meritare qualcosa di più ai punti.
Certo tre gare in poco più di una settimana non sono cosa da poco, ma questo non può e non deve essere un alibi. Al termine della stagione mancano ormai solamente otto giornate e lasciare punti per strada come oggi diventa pericoloso. A questo punto del campionato nulla si può dare per scontato e la classifica dice che i giochi sono più aperti che mai. Non solo Frosinone, il Palermo deve guardarsi le spalle.